Frane, esondazioni trombe d’aria. Il maltempo mette la Campania sotto acqua e fango. Le allerte scattate in queste ore non possono non richiamare ad una riflessione sul rischio idrogeologico e le conseguenze del cambiamento climatico sempre più evidenti sul nostro territorio, in cui questi fattori spesso sono stati ignorati o sottovalutati e la prevenzione stenta a partire. A scrivere è il presidente di legambiente Campania Maria teresa Imparato. È necessario, dice sempre Imparato, recuperare anni di ritardi negli interventi. La dimensione dei problemi che vediamo nei territori legati alla fragilità idrogeologica della Campania aggravata dagli incendi, ad una pianificazione e ad una espansione urbanistica che spesso non ne tiene conto e a un clima che sta cambiando, è tale da obbligare a un cambio di strategia e di velocità degli interventi di messa in sicurezza dei territori e dei cittadini campani.