D’ora in avanti reperire capannoni o spazi per aprire attività industriali potrebbe essere più semplice in Campania. Il Consiglio regionale ha, infatti, varato una nuova proposta di legge su “Provvedimenti in materia di suoli industriali”. Questo dovrebbe permetterà il recupero di tante aree industriali dismesse, avendo introdotto, nella legislazione regionale, meccanismi di riutilizzazione. Con la nuova legge, un’azienda che occupa suoli acquisiti attraverso procedure espropriative e vuole cessare la propria attività dovrà ottenere il via libera dell’Asi competente per cedere l’immobile a un soggetto terzo. Tra l’altro, la cessione è vincolata alla realizzazione di una nuova iniziativa imprenditoriale nei tempi previsti dal piano industriale validato dall’Asi. In ogni caso il suolo e l’immobile non dovranno restare a lungo improduttivi. Ecco perché, decorsi inutilmente 24 mesi dalla cessazione dell’attività senza che la stessa sia stata ripresa o ceduta a terzi, e senza che sia stato messo in atto un progetto di ristrutturazione o di riconversione documentato, le Asi competenti sono abilitate ad espropriare i suoli. Anche i nuovi acquirenti dovranno accelerare sul processo di riconversione e riutilizzo dell’area. In caso contrario i suoli ceduti per iniziative industriali, trascorsi ventiquattro mesi di inattività della nuova azienda che si è insediata, rientreranno nella piena disponibilità dell’Asi che potrà riassegnarla a nuove aziende. “La nuova legge – spiega il consigliere regionale salernitano Gianfranco Valiante – finalmente consentirà di non avere più stabilimenti fantasma e abbandonati nelle aree industriali, dando impulso a nuove attività imprenditoriali. Si tratta di un’occasione importante per rilanciare lo sviluppo dei territori anche attraverso il sostegno a nuove iniziative industriali. Una normativa utile per assicurare un nuovo slancio all’economia dello sviluppo industriale, evitando così il rischio di operazioni speculative sulle vendite di suoli e immobili”. (130612)