Beni per valore complessivo di 500 mila euro sono stati sequestrati dalla Direzione Investigativa Antimafia di Salerno al nipote di Umberto Adinolfi ritenuto capo dell’omonimo clan operante nel territorio di San Marzano sul Sarno (Salerno), arrestato in Spagna nel 2005 ed attualmente in carcere al regime del 41 bis. Il sequestro anticipatorio e’ stato disposto dal presidente della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Salerno su richiesta del direttore della DIA, Alfonso D’Alfonso a Salvatore Adinolfi, 40 anni, nativo di Pagani ma da anni residente a San Marzano sul Sarno. Le indagini bancarie e patrimoniali condotte dagli uomini della DIA salernitana, diretta dal tenente colonnello Giuseppe Saponaro, hanno evidenziato la sproporzione tra i redditi dichiarati e la consistenza dei beni mobili ed immobili e la disponibilità finanziaria di Salvatore Adinolfi. L’operazione eseguita stamani ha portato al sequestro di un capannone industriale, un conto corrente e due autovetture. Il capannone, dichiarato come deposito di bibite ed acque minerali, in passato era stato utilizzato da Umberto Adinolfi come base di appoggio per le proprie attività criminali. In quel capannone vennero anche identificati, nel corso di un controllo di polizia, alcuni appartenenti al gruppo criminale affiliati al clan capeggiato da Antonio D’Auria Petrosino. (250512)