Tre partite per dimostrare che la Salernitana non può essere quella delle ultime giornate, tre partite per dare un senso diverso ad un girone d’andata iniziato in modo esaltante ma poi trasformatosi in un percorso ad ostacoli.
La vittoria in rimonta ed in sofferenza con il Crotone ha riportato un pò di sereno nel gruppo. Volti sorridenti, distesi anche nel tradizionale appuntamento natalizio alla presenza del co-patron Marco Mezzaroma.
Empoli sabato, poi Pordenone e quindi La Spezia. Avversari tosti, di spessore, che misureranno i reali progressi della Salernitana di Ventura, se cioè la vittoria con il Crotone segnerà l’inizio di un nuovo percorso, come in tanti si augurano, oppure che al di là di tutto i problemi restano.
C’è l’Empoli, lontana dalle prime posizioni nonostante un organico importante, e la Salernitana giocherà questa partita senza lo squalificato Jarosinsky e con Pinto in rampa di lancio, la conferma meritata di Gondo in avanti ma pure con possibili novità in mediana dove Kiyine scalpita per tornare a giocare dal primo minuto. Il mercato si avvicina ed il calciatore è seguito da più squadre, è di proprietà della Lazio ma a gennaio non dovrebbe muoversi da Salerno. Con lui i dirigenti sono stati chiari esortandolo a tornare a giocare ai suoi livelli, cioè come fatto ad inizio stagione quando spesso ha fatto la differenza e non solo per i gol realizzati su rigore.