Riscoprire “Zezo, l’antica maschera ebolitana”. Presentato ieri al comune di Eboli il progetto che tende ad una rivalutazione culturale, sociale e artistica della storica maschera eburina.
Le scopo del progetto è quello di creare un appuntamento fisso e trasformare Eboli nella città della Commedia dell’Arte in provincia di Salerno raccontando l’evoluzione di usi, costumi e cultura popolare della città di Eboli attraverso la riscoperta di “Zezo”, la sua maschera si cercherà di chiarirne la genesi, se autentica ebolitana o trasposizione della più conosciuta “Zeza”, tra le maschere carnevalesche del Seicento più celebri in Campania insieme a Pulcinella e Tartaglia.
In questo progetto di recupero della memoria storica, antropologica e culturale ruolo importante è quello svolto dal Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale (DISPAC) – Laboratorio di Antropologia Culturale “Annabella Rossi” dell’Università degli Studi di Salerno e l’Associazione Assoteatro coordinata dal professore Vincenzo Esposito. Il progetto prevede il coinvolgimento delle scuole superiori di Eboli, attraverso la realizzazione di uno spettacolo teatrale tratto da una scenetta su Zezo recitata, con molta probabilità, tra il XVII ed il XVIII secolo. I ragazzi, sotto la supervisione dell’Associazione Assoteatro del direttore artistico Vito Cesaro, cureranno la messa in scena dello spettacolo e reinterpreteranno i testi originali della scenetta. Il grande maestro Peppe Barra, studioso e interprete della tradizione teatrale campana, sarà il testimonial del progetto. L’attore e cantante, che in passato ha già portato in scena con la Nuova Compagnia di Canto Popolare “La Canzone di Zeza”, sempre nel 2020 sarà protagonista di uno spettacolo musicale a tema. A promuovere l’iniziatica anche la Fondazione Cassa Rurale Battipaglia e da Banca Campania Centro.