L’attacco il reparto che meno ha reso, la difesa, che pure ha fatto i conti con il più elevato numero di infortuni gravi, il reparto che ha garantito maggiore affidabilità. In sintesi possono essere così riassunte le prime dodici partite di campionato della Salernitana.
“Cancellare la scorsa stagione e costruire qualcosa di importante per il futuro”, ha sempre detto Ventura sin dal suo primo giorno di Salernitana. E la squadra, pur con un rendimento a fasi alterne, è riuscita a riportare un po’ di entusiasmo, a riavvicinare i tifosi perchè l’impegno, la voglia di lottare per perseguire un risultato non sono mai mancate. “Il processo di crescita è costante ma sono inevitabili gli errori, cioè la cadute, durante il cammino”.
Per ora la Salernitana di Ventura, che pure ha due punti in meno rispetto alla scorsa stagione oltre ad una classifica peggiore, piace ma il salto di qualità, che pure sembrava ad un passo, non c’è mai stato complice le sconfitte arrivate in alcune gare chiave.
Billong ed Hertaux, insieme a Mantovani, cioè tre possibili titolari, non hanno mai giocato fin qui e restano una incognita per questa squadra.
Una incognita come Cerci, pochi minuti mal giocati, e nessun contributo garantito. A Ventura il compito di recuperarlo, diversamente le strade potrebbero presto separarsi.
Le note negative sono legate all’unico gol di Giannetti, da lui si aspettava tanto, dai pochi gol degli attaccanti, Djuric uno soltanto, nessuno Gondo e Cerci, meglio è andato Jallow, ma con prestazioni non sempre all’altezza.
Le note liete, invece, sono le prestazioni di Karo e Jaro, la riscoperta di Cicerelli, l’affidabilità di Kiyine che, però, nelle ultime gare sembra diventato genio e sregolatezza per la squadra e naturalmente la piena valorizzazione di Maistro che ha conquistato un posto in prima squadra ed una maglia nell’Under 21.