Una gestione illecita di rifiuti urbani è stata scoperta dai Carabinieri del Noe di Salerno. Denunciate in stato di libertà 10 persone in qualità di legali rappresentanti e responsabili tecnici di società di recupero, intermediazione, trasporto e smaltimento di rifiuti operanti in Campania, Lazio e Toscana.
Le indagini, avviate nel mese di luglio 2018 dai carabinieri del nucleo tutela ambientale, hanno consentito di documentare la gestione illecita di circa 350 tonnellate di rifiuti urbani costituiti da posidonia oceanica, alghe spiaggiate nel territorio del Comune di Casal Velino. Le alghe dovevano essere smaltite presso un impianto idoneo. Il servizio era stato affidato dalla locale amministrazione comunale ad società cooperativa di Eboli. L’impresa, avvalendosi dell’intermediazione di altra società di Angri, invece effettuava operazioni abusive di recupero ed in assenza della prescritta autorizzazione. Oltretutto, avvalendosi di una società di trasporto di rifiuti operante in provincia di Frosinone e munita di titolo non idoneo, portava i rifiuti presso due impianti di compostaggio situati nelle province di Siena e Arezzo non erano autorizzati alla gestione di questa tipologia di rifiuto. Alla conclusione delle attività investigative, la Procura della Repubblica di Vallo della Lucania ha emesso un’Informazione di garanzia a carico di 10 soggetti in qualità di legali rappresentanti delle società coinvolte per il reato di attività di gestione di rifiuti non autorizzata ed il Gip del Tribunale – Dott. Sergio Marotta, condividendo le valutazioni degli organi inquirenti, ha emesso un decreto di sequestro preventivo di 6 motrici e rimorchi in uso alla società laziale di trasporto rifiuti, in quanto utilizzati per le illecite operazioni di trasporto presso i siti di destinazione finale.