La Polizia Postale entra nelle scuole per il giorno della sicurezza su internet. Nel salernitano scelta la Matteo Mari di Torrione, nella zona orientale del capoluogo. (020219)
Si rinnova l’appuntamento con il Safer Internet Day, che quest’anno si terrà martedì 5 febbraio. Ad organizzarlo la Polizia Postale e delle Comunicazioni in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione dell’Università e l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza. In programma un workshop e dibattiti sul tema del cyberbullismo in cinque istituti scolastici della Campania, uno per ogni provincia. Per quella salernitana scelto il circolo didattico Matteo mari di Torrione nel capoluogo. Nell’ambito del progetto Una vita da social le iniziative si svolgeranno in maniera contemporanea in 100 capoluoghi di provincia italiani. La Polizia Postale e delle Comunicazioni incontrerà oltre 60.000 ragazzi all’insegna dello slogan “insieme per un internet migliore”. 21 lo scorso anno casi di stalking, 329 di diffamazione on-line in Campania, 92 casi di minacce-molestie, 357 casi di furto di identità digitale su social network, 112 casi trattati di detenzione e diffusione di materiale pedopornografico, 86 di sextortion (Il Sextortion è un fenomeno in costante ascesa nel nostro Paese. Si tratta di una pratica spesso usata da cyber criminali per estorcere denaro alle povere vittime. Il malintenzionato contatta la vittima, la convince a farsi mandare foto e video osé e poi chiede un riscatto per non pubblicarle) per un totale di 997 casi. In provincia di Salerno, invece, la Polizia Postale ha trattato 12 casi di stalking, 74 di diffamazione on-line, 19 casi di minacce-molestie, 14 casi di furto di identità digitale su social network, 15 casi trattati di detenzione e diffusione di materiale pedopornografico, 19 di sextortion per un totale di 153 casi. L’obiettivo delle attività di prevenzione e di informazione è insegnare ai ragazzi a sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community online senza correre rischi connessi al cyberbullismo, alla violazione della privacy, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all’adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per sé o per gli altri. Messaggi rivolti anche agli insegnanti, agli operatori dell’informazione e del settore new media ma soprattutto ai genitori per metterli in grado di aiutare i propri figli a non cadere nei pericoli della rete.