Convocare immediatamente un consiglio d’amministrazione per fare chiarezza sul corrispettivo chilometrico erogato dalla Provincia di Salerno al Cstp (Consorzio Salernitano Trasporti Pubblici) e, soprattutto, verificare se il servizio può continuare o meno. A chiederlo oggi pomeriggio Mariano Mucio, rappresentante nel Cda del Consorzio per il Comune di Salerno, secondo il quale l’azienda starebbe lavorando in perdita. L’allarme è partito dopo una riunione tra vertici del Cstp ed i rappresentanti di palazzo Sant’Agostino, nel corso del quale la Provincia avrebbe confermato quanto contenuto nella famosa lettera inviata due settimane fa, nella quale aveva comunicato di non voler aumentare il corrispettivo chilometrico. Una lettera che, poi, aveva provocato la convocazione straordinaria del Consiglio d’Amministrazione nel giorno di Pasquetta, con il pericolo della sospensione dell’attività. In quell’occasione, però, venne messa a verbale una mail, inviata da un dirigente della Provincia, in base alla quale si autorizzava la prosecuzione del servizio. Una comunicazione, a questo punto, smentita dai fatti. “In questo momento il Cstp sta prestando un servizio senza la copertura necessaria dei costi perché la Provincia non ha ancora adeguato i corrispettivi – spiega Mucio – nella famosa riunione straordinaria del Cda di Pasquetta il presidente Santocchio ci aveva rassicurato sul contrario e, cioé, sulla volontà di palazzo Sant’Agostino di rivedere la precedente decisione. Ora, invece, in questa nuova riunione tra Santocchio, l’assessore provinciale Ciccone, il direttore del Cstp, Barbarino, il dirigente della Provincia Coraggio ed altri tecnici, Palazzo Sant’Agostino è tornato sui propri passi”. In sostanza, quindi, secondo Mucio il Cstp starebbe operando in perdita e la responsabilità sarebbe da addebitare agli attuali componenti del Cda, ancora in carica fino a quando il verbale dell’assemblea dei soci di giovedì scorso, che ha nominato i commissari liquidatori, non sarà depositato alla Camera di Commercio. “Per questo motivo noi, come componenti del consiglio d’amministrazione siamo responsabili sia civilmente che penalmente. Stiamo parlando anche di centinaia di migliaia di euro – aggiunge Mucio – Ho chiesto una convocazione ad horas del Cda, del resto già riunitosi a Pasquetta, diffidando il presidente per aver operato in difformità dal mandato ricevuto dall’assemblea e, cioé, prestare servizio in base a quanto previsto previsto dal codice, quindi, non in perdita. Per quanto mi riguarda può convocarci anche domani mattina. Io mi sono assunto la responsabilità di accettare una interpretazione proposta dai vertici del Cstp in quella riunione di Lunedì d’Albis, quando Santocchio ci rassicurò anche sulla base di telefonate intercorse con la Provincia. Quella mail doveva signiicare un passo indietro della Provincia che invece ora è stato sconfessato. Noi siamo, quindi, scoperti dalla prima lettera che abbiamo ricevuto, cioé da 15 giorni”.