Un’anagrafe dei beni comunali ed una pinacoteca. Questi gli obiettivi del Comune di Salerno che questa mattina ha presentato i primi dipinti e documenti recuperati grazie ai Carabinieri ed alle Soprintendenze.
Un momento simbolico per iniziare un percorso di recupero di un patrimonio artistico e documentale che potrebbe riservare notevoli sorprese. Il Comune di Salerno ha inaugurato questa mattina, in occasione della settimana della cultura, una mostra dedicata ai dipinti ed alcuni documenti recuperati nel corso degli ultimi anni, grazie all’Arma dei carabinieri ed alle soprintendenze che ne hanno curato il restauro. Una prima parte delle opere era stata trafugata dal palazzo municipale negli anni 80, mentre altri dipinti e documenti sono stati ritrovati all’interno di depositi dell’amministrazione, tra i quali anche uno della nettezza urbana.
La mostra inaugurata oggi nella sala del gonfalone di Palazzo di città, che resterà visitabile fino al 24 aprile, è soltanto il primo gradino verso la ricostituzione del patrimonio comunale. L’intenzione è quella di creare una vera e propria anagrafe, studiando i registri ottocenteschi, per risalire alle opere messe a disposizione dal Comune di Salerno agli altri enti ed istituzioni territoriali, come era previsto fino al dopoguerra. Un lavoro che dovrebbe portare alla creazione di una pinacoteca, dapprima virtuale e, poi, reale.
“Questo lavoro rientra in una operazione di risveglio culturale del territorio salernitano – ha spiegato il sindaco De Luca – Ritrovare dipinti e documenti abbandonati in polverosi depositi, anche della nettezza urbana deve far riflettere su come veniva amministrata la cosa pubblica in questa città in passato. Mi riferisco in particolare agli stupendi ovali di Pasquale Avallone ritrovati assieme ai bronzi di Chiaromonte che abbiamo già esposto nel corridoio principale del Comune. Da Salerno con questa mostra parte anche con questa mostra un messaggio di speranza, contro la depressione che sta avvolgendo l’intera nazione”.