Traffico in tilt e qualche momento di tensione, questa mattina a Salerno, per il corteo organizzato dai sindacati e dai lavoratori del Cstp in difesa del trasporto pubblico locale. Urla e slogan sotto Palazzo Sant’Agostino ed il Comune per chiedere iniziative concrete per evitare che il Consorzio blocchi le proprie attività.
Salvare i 600 dipendenti del Cstp e con essi i collegamenti sinora assicurati dal Consorzio Salernitano Trasporti Pubblici, sia nel capoluogo che nel resto della provincia. Queste le richieste avanzate oggi nel corso del corteo, promosso dalle organizzazioni sindacali e dai lavoratori, che ha visto la partecipazione di quasi un migliaio di persone. Al fianco dei dipendenti del Consorzio anche tanti cittadini, pendolari e studenti, che quotidianamente utilizzano gli autobus per recarsi al lavoro o a scuola. Partito intorno alle 10 da piazza Vittorio Veneto, il corteo ha praticamente paralizzato per alcune ore il traffico veicolare nel centro di Salerno. Dopo un tratto iniziale sull’isola pedonale di corso Vittorio Emanuele, infatti, i manifestanti hanno percorso via Roma, fermandosi per oltre mezz’ora sotto Palazzo Sant’Agostino chiedendo a gran voce le dimissioni dell’amministrazione provinciale, ritenuta tra i principali responsabili del tracollo finanziario del Cstp, almeno da quanti hanno sfilato oggi.
Non sono mancati i momenti di tensione quando una parte dei manifestanti si è trasferita sul lungomare Trieste, bloccando il traffico e, soprattutto, un autobus del Cstp che, in barba al corteo, stava regolarmente effettuando il proprio servizio. Una cosa teoricamente normale, visto che non era stato indetto uno sciopero con i dipendenti presenti soltanto dopo aver terminato il proprio servizio e con gli autobus rimasti quasi tutti nei depositi ufficialmente per motivi tecnici.
La situazione è tornata sotto controllo dopo che un ispettore del Cstp è salito sull’autobus mettendosi alla guida e sottraendolo alla rabbia dei manifestanti. Grande preoccupazione, comunque, tra i lavoratori per una situazione delicatissima. Domani, infatti, dovrebbero essere nominati i commissari liquidatori del Consorzio.
Dopo una lunga sosta sotto l’ingresso di palazzo Sant’Agostino il corteo e, quindi, anche la bara, che idealmente simbolizzava la possibile morte del Cstp e del trasporto pubbblico locale, ha raggiunto il Comune di Salerno e, quindi, Piazza Amendola in vista di un incontro con il Prefetto. Anche qui non sono mancati i cori contro gli amministratori locali.
i “CAPI” hanno compreso cosa sta accadendo??