Inchiesta Linea d’Ombra. Da ieri sera è tornato ai domiciliari l’ex sindaco di Pagani, Alberico Gambino. Stessa decisione è stata presa per gli altri indagati. Torna in libertà, invece, il presidente della Paganese, Trapani.

Dopo due mesi e mezzo di carcere sono ritornati a casa l’ex sindaco di Pagani, Alberico Gambino, e le altre persone detenute per l’inchiesta Linea d’Ombra, su presunti intrecci tra politica, imprenditoria e malaffare nel Comune di Pagani, scattata il 15 luglio scorso. Ieri, infatti, è stato deposittato il provvedimento daparte dei giudici della prima sezione penale del tribunale di nocera inferiore, che hanno accolto le istanze presentate dal collegio difensivo nell’udienza di giovedì scorso, commutando la detenzione in un regime domiciliare.
Ieri lunga attesa a Pagani e nelle abitazioni degli imputati del processo Linea d’Ombra in attesa di notizie certe. Già nel primo pomeriggio le prime voci sulla decisione dei magistrati, confermate, poi, dopo qualche ora con un numero crescente di amici e familiari che si sono affollati in strada in attesa dei loro cari, in particolare davanti l’abitazione dell’ex sindaco di pagani, Alberico Gambino. Ad attendere l’esponente politico, tra gli altri, la moglie e l’avvocato Annunziata. L’arrivo del cellulare della Politiza Penitenziaria, soltanto intorno a mezzanotte con Gambino accolto tra gli applausi ed ovviamente dalòl’abbraccio della moglie.
Con lui potranno trascorrere Pasqua a casa anche Massimo Quaratino, Giovanni Pandolfi Elettrico, Giovanni Barone, Giovanni Di Palma, Antonio Fisichella, Michele D’Auria ed il ragioniere Giuseppe Santilli.
Sempre ieri i giudici hanno anche deciso di restitruire la libertà al presidente della Paganese Raffaele Trapani, sinora ai domiciliari, in considerazione di fatti contestati riferiti al 2006 e, quindi, non attuali, già privati dell’aggravante, così come valutato per Antonio Petrosino D’Auria e Francesco Marrazzo.