Con 16mila compravendite nel territorio regionale, di cui più della metà a Napoli e provincia, il mercato immobiliare campano registra nel primo semestre 2016 un aumento del 18% delle transazioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’incremento è riscontrabile in tutte le province, ad eccezione di quella avellinese, in lieve contrazione. Questi dati sono contenuti nello studio pubblicato dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate. La provincia di Salerno con 3.327 scambi di unità immobiliari, di cui 525 nella città di Salerno, è stata caratterizzata nel primo semestre 2016 da un incremento apprezzabile delle compravendite rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+16,8%). Gli aumenti percentuali più significativi di compravendite si registrano nelle macroaree costiere, nel Valle del Calore e nella Piana del Sele. Di contro le transazioni hanno avuto una flessione nelle macroaree più interne della provincia. Nella provincia salernitana le quotazioni immobiliari restano pressoché stazionarie anche nei primi sei mesi del 2016, riportando una variazione media appena dello 0,2% rispetto al secondo semestre 2015. Peculiare l’andamento del mercato immobiliare della città di Salerno che complessivamente mostra un incremento delle transazioni, pari al 4,9%, cui corrispondono tuttavia variazioni eterogenee tra le diverse macroaree urbane. Fenomeno imputabile certamente al processo di trasformazione urbana che sta interessando la città per cui il centro storico, la zona orientale e semicentrale, che costituiscono il centro amministrativo-economico-turistico, hanno registrato variazioni positive molto significative.
(281116 Franco Esposito)