Attesa da giorni, è arrivata questa mattina alle Fonderie Pisano di Fratte, la comunicazione ufficiale, da parte dell’Arpac, sui risultati dei controlli effettuati tra il 18 agosto ed inizio settembre. Dati positivi che riaccendono le speranze dei lavoratori per una riapertura rapida dello stabilimento, in attesa della delocalizzazione. (041016 Giancarlo Frasca)

Le analisi dell’Arpac, l’Agenzia regionale per l’ambiente della Campania, effettuate nelle scorse settimane alle Fonderie Pisano di Fratte a Salerno, nel corso del periodo di riapertura temporanea estiva, dal 18 agosto ad inizio settembre, per consentire controlli per così dire a macchine in moto, avrebbero dato risultati positivi. Ad anticiparlo i lavoratori, anche oggi in presidio davanti al tribunale di Salerno esponendo fogli rosa. Una iniziativa legata alle dichiarazioni rilasciate a telecolore dal rappresentante sindacale Angelo Clemente che aveva sollecitato la magistratura a far riaprire lo stabilimento sotto controllo, come per i giovani alle prime guide che per prendere la patente hanno il foglio rosa. La notizia, comunque, ha trovato una conferma anche da parte dell’azienda. la comunicazione sarebbe giunta agli uffici di Fratte tramite una Pec, una mail certificata direttamente da parte dell’Agenzia regionale per l’Ambiente. Una mail attesa da tempo dalle Fonderie Pisano che, comunque, in maniera informale da giorni stavano ribadendo di essere fiduciosi su un esito positivo dei controlli.
Dati che, per i lavoratori, dovranno essere considerati dalla Procura che sono a fine mese di settembre aveva detto no al dissequestro con i sostituti procuratori Mariacarmela Polito e Silvio Marco Guarriello che hanno depositato il 30 settembre un parere negativo rimettendo la questione nelle mani del giudice delle indagini preliminari Stefano Berni Canani, lo stesso che il 4 luglio ha convalidato il sequestro d’urgenza disposto dagli inquirenti. L’altro ostacolo per la riapertura poi, dopo il via libera della magistratura, semmai sotto controllo del custode giudiziario, resterebbe il riesame per l’Aia.
Per l’Autorizzazione di impatto ambientale, come ribadito nel corso dell’incontro al ministero per le attività produttive a Roma, lo scorso 27 settembre, dal vice presidente della Giunta Regionale della Campania, con deleghe all’ambiente, Fulvio Bonavitacola, serviranno almeno un paio di mesi.