Con il dissequestro sono già tornati i primi operai nel cantiere del Crescent di Salerno, per ora per interventi preliminari. Entro un paio di settimane, al massimo per fine febbraio, le gru dovrebbero riprendere a pieno le loro attività. Il completamento entro dodici mesi. (060216 Giancarlo Frasca)
Entro un mese il cantiere del Crescent dovrebbe andare a regime e potrebbe portare all’assunzione di almeno 80 operai aggiuntivi rispetto a quelli già in forza alla società. L’intenzione è quella di completare i lavori entro un anno per poter consegnare gli appartamenti a quanti li hanno già acquistati da tempo.
Le prime operazioni nel cantiere di Via Alvarez, in ogni caso, hanno riguardato la messa in sicurezza ed una ricognizione della situazione venutasi a creare durante il sequestro. Incursioni notturne che avrebbero arrecato danni per almeno 30.000 euro, soltanto per i materiali asportati, dai tubi del gas ai cavi in rame agli impianti elettrici di cantiere. Cosa che costringerà a riaprire i cavedi di servizio per rimontare il tutto, con aggravio dei costi. Danni ritrovati anche nei sotterranei, non risparmiati da vandali e ladri, in barba al provvedimento di sequestro, di fatto operativo soltanto per l’impresa e per i suoi operai ma non per tutti gli altri a quanto pare. Tutto questo senza considerare che durante la notte il Crescent era diventato una sorta di ostello per senza tetto, come confermato dalle abitazioni, molto poco di fortuna, ritrovate all’interno dell’edificio anche con scritte poco rassicuranti sui muri.