Sbloccare il cantiere di Porta Ovest a Salerno consentendo, dopo la messa in sicurezza anche il resto dei lavori di completamento. A chiederlo i sindacati che sollecitano la Procura a tenere conto dell’importanza dell’opera. (270115 Giancarlo Frasca)

Appello alla magistratura affinché ci siano tempi celeri per chiarire la vicenda che ha portato al sequestro del cantiere di Posta Ovest, a Salerno, per evitare che tra due mesi, quando termineranno gli interventi autorizzati al Tribunale, per la sola messa in sicurezza del costruito, i lavori possano interrompersi del tutto, con gravi conseguenze, oltre che per l’opera anche per i lavoratori impegnati. A dirlo, dagli studi di telecolore 7, la segretaria provinciale salernitana della Feneal Uil, tra i principali sindacati dell’edilizia, Patrizia Spinelli, preoccupata per l’importante infrastruttura possa venire travolta dalla crisi che sta investendo la principale impresa che compone l’Ati Salerno Porta Ovest, cioé la Tecnis, commissariata dopo l’interdettiva antimafia a Catania e l’inchiesta della Procura di Roma.
Intanto i sindacati sono in attesa del via libera dall’Anac, l’Autorità Anticorruzione per autorizzare l’Autorità portuale di Salerno a pagare direttamente agli operai un paio di mensilità dello scorso anno e, a seguire, quelle che saranno maturate fino al termine dei lavori per la messa in sicurezza