Cerimonia commemorativa, alla Prefettura di Salerno, per il Giorno della memoria, per ricordare la tragedia della Shoah. Il neo Prefetto Malfi ha anche consegnato quattro medaglie alla memoria, a quattro salernitani deportati nei campi di concentramento ed internati nei lager nazisti. (270116 Giancarlo Frasca)
Non dimenticare quanto accaduto durante l’ultimo conflitto mondiale, quando donne, uomini, bambini ed anziani, vennero sterminati per il solo fatto di essere. Questo l’invito lanciato anche a Salerno dal neo Prefetto Salvatore Malfi che, per la prima volta, ha celebrato, dal suo arrivo in Campania, il Giorno della Memoria, che si tiene il 27 di gennaio di ogni anno come giornata in commemorazione delle vittime dell’Olocausto. Una data non casuale visto che il 27 gennaio del 1945 le truppe dell’Armata Rossa, impegnate nella grande offensiva contro la Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz ritrovandosi di immagini raccapricianti. L’apertura dei cancelli di Auschwitz mostrò, infatti, al mondo intero gli strumenti di tortura e di annientamento utilizzati dai nazisti in quel lager e non solo.
Come ogni anno, quindi, sono numerose le iniziative in programma, tra le quali quella ufficiale in Prefettura a Salerno, con la partecipazione di istituzioni civili e militari e dei rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma. Protagoniosta della cerimonia una rappresentanza di giovani della Consulta degli Studenti che ha letto brani scelti, per riflettere sull’importanza del ricordo come baluardo contro future violenze.
In occasione della cerimonia, inoltre, il Prefetto Salvatore Malfi ha consegnato le medaglie d’onore alla memoria conferite dal Capo dello Stato a quattro cittadini salernitani che durante l’ultimo conflitto mondiale furono deportati ed internati nei lager nazisti. Le medaglie sono state consegnate ai familiari di Mario Daniele di Agropoli, Generoso Calabrese di Campagna, Antonio De Filitto di Motecorvino Rovella ed Angelico Chiaviello di Serre.