I giudici della seconda sezione penale del tribunale di Salerno hanno accolto la richiesta di dissequestro del Crescent da parte della Crescent srl. Il Tribunale, quindi, ha recepito l’orientamento del Riesame prendendo atto della disponibilità degli imprenditori a superare lo scoglio del versamento degli oneri. Dunque, il cantiere del Crescent è stato dissequestrato dopo due anni di stop dei lavori. Un dissequestro condizionato al rilascio dei permessi a costruire, al pagamento della prima rata relativa agli oneri di urbanizzazione e alla formalizzazione della polizza fidejussoria per il pagamenti di quanto dovuto al Comune. I difensori dell’azienda Crescent, Agostino De Caro e Lorenzo Lentini, avevano già definito l’accordo con il Comune, che ha quantificato in quasi sei milioni di euro il costo della piazza caricabile sui costruttori. L’impresa ne verserebbe uno subito, impegnandosi per gli altri cinque, come dicevamo, con una polizza fideiussoria. Una decisione assunta dopo che alcuni mesi fa il Tribunale della Libertà aveva sì mantenuto i sigilli, ma motivandoli solo con il mancato pagamento degli oneri che avrebbe consentito alla ditta un indebito arricchimento. Oggi il provvedimento di dissequestro. Oggi il provvedimento di dissequestro. Parla il legale della Crescent, Lorenzo Lentini. (120116 Franco Esposito)