L’editore di Telecolore, Antonio De Simone, ed i componenti del Corecom Campania del 2009 sono stati prosciolti per non luogo a procedere dal gup Iaselli della 35^ sezione del Tribunale di Napoli in merito alle accuse, ritenute infondate, relative all’erogazione di contributi pubblici per l’anno 2008. Il giudice per l’udienza preliminare ha ritenuto che non ci fossero gli estremi per andare in dibattimento e quindi per iniziare un processo. Tutte le accuse, quindi, sono cadute ed il gup Iaselli ha stabilito il non luogo a procedere. In particolare l’editore di Telecolore, difeso dall’avvocato Michele Tedesco, era stato accusato di truffa perché, secondo il Pm, attraverso una falsa dichiarazione riguardante la modifica di status da pubblicista a professionista di alcuni giornalisti durante l’anno 2008, aveva truffato la pubblica amministrazione percependo il contributo. Secondo gli inquirenti quella cifra non sarebbe spettata a Telecolore per effetto della falsa dichiarazione resa nel corso del procedimento selettivo. Per il giudice dell’udienza preliminare, invece, i chiarimenti forniti dall’editore di Telecolore sono stati sufficienti a dichiarare il non luogo a procedere. Quel contributo era stato legittimamente percepito e nessuna truffa è stata perpetrata in danno dello Stato. Si chiude così un capitolo apertosi l’anno scorso, che aveva gettato discredito su Telecolore e sulla famiglia De Simone, da sempre caratterizzatisi per il rispetto della legge e per il grande impulso dato all’editoria campana e nazionale. (211215)