Cambiare atteggiamernto nei confronti dell’attività di tutela svolto dalle soprintendenze archeologiche. Firmando il protocollo d’intesa per il trasferimento nei locali di Palazzo Pinto, la Soprintendente Campanelli ha respinto le critiche che spesso caratterizzano l’operato dell’ente e le accuse di lungaggini inutili, rivendicando anche le funzioni occupazionali. (040915 Giancarlo Frasca)
La nuova soprintendenza archeologica regionale, concentrata dal Ministro ai Beni Culturali Franceschini alla città di Salerno avrà una nuova sede rispetto a quella attuale di via Trotula De Ruggiero, restando comunque nel centro storico del capoluogo. Grazie ad un protocollo d’intesa siglato a palazzo Sant’Agostino, con la Provincia di Salerno e l’Azienda Ospedaliera, infatti, la Sovrintendenza potrà disporre dell’intero secondo piano di Palazzo Pinto, già interessato negli anni scorsi da lavori di consolidamento statico per renderlo funzionale e fruibile. L’accordo ha coinvolto l’ospedale per risolvere problematiche relative ai vincoli esistenti per l’utilizzo della struttura e prevede anche un comitato di gestione unico per l’intero complesso, compreso l’Arco Catalano e nuovi lavori, già previsti del resto da una conferenza di servizi che risale ai tempi di Salemme direttore generale dell’Ospedale per completare lo sfondamento verso via Mercati.
Presentando il protocollo d’intesa, la soprintendente ha lanciato anche una serie di messaggi ai governatori affinché superino le diffidenze nei confronti degli enti di tutela, ricordando le accuse spesso ricevute di atteggiamenti incomprensibili e di inutili perdite di tempo. Per la Campanelli, invece, l’archeologia e la sua tutela sono anche e soprattutto incredibili fonti di lavoro