Prime due votazioni per eleggere il nuovo presidente della Camera di Commercio il 2 settembre. Servirà la maggioranza qualificata. In pole position il Past President di Confindustria Andrea Prete. Per la vice presidente Sergio Casola e Peppe Gallo. (310815)
Sono ventidue i voti necessari per l’elezione in prima battuta del nuovo presidente della Camera di Commercio di Salerno, Prete, Gallo o Casola che sia. Nelle prime due votazioni, fissate per il 2 settembre, servirà un terzo degli aventi diritto al voto, a scrutinio segreto, cioé la maggioranza qualificata, 22 sui 32 totali per superare la vacatio venutasi a creare con le dimissioni di Guido Arzano, cosa mai accaduta per l’ente di Via Roma. Se così non dovesse accadere, se cioé non dovesse essere raggiunto il quorum minimo, dovrà essere convocato una nuova riunione a non meno di quindici giorni di distanza, quindi teoricamente il prossimo 17 settembre per cercare di dare un presidente alla Camera di Commercio salernitana. In quella circostanza l’asticella di abbasserà da 22 a 17 voti, cioé la maggioranza semplice. Da verificare anche la composizione della futura nuova giunta, sempre in base agli equilibri venuti fuori nelle ultime settimane, prima raggiunti, poi superati, poi a quanto pare ritrovati, e che vede coinvolti industriali, Artigiani e Commercianti. In base al primo accordo artigianato commercio, che aveva respinto la prima candidatura di Prete, il primo settore avrebbe ottenuto la presidenza, per Peppe Gallo di Confartigianato o per Sergio Casola della Cna, il secondo averebbe conservato una poltrona di prestigio, quella della vice presidenza forse con Mariano Lazzarini. Con il ritorno di fiamma per il past president di Confindustria, Andrea Prete, tutto quanto costruito in diverse settimane di incontri e discussioni, è stato rapidamente superato portando a nuove alleanze e possibili maggioranze in giunta. Sostenuto, seppur non ufficialmente da De Luca, che con una nota della Regione Campania ha precisato che Palazzo Santa Lucia non partecipa a vicende relative agli enti camerali, diffidando ad alimentare ulteriori notizie completamente destituite da ogni fondamento, Prete riporterebbe gli industriale al vertice della Camera di Commercio, con l’intenzione di confermare questo assetto anche in vista delle elezioni vere e proprie che si terranno il prossimo anno, quasi in concomitanza con quelle per il rinnovo del consiglio comunale di Salerno. Quelle attuali, infatti, sono giunte prima della scadenza del mandato della Giunta, dopo le dimissioni del presidente Arzano. In base al nuovo accordo, poi, gli artigiani dovrebbero riuscire comunque a strappare se non altro la vice presidenza, coronando un obiettivo inseguito da anni ma sinora mai raggiunto. Nell’ottica di un ipotetico, seppur smentito ufficialmente, accordo pro Prete, questo incarico potrebbe andare al presidente provinciale della Cna, Sergio Casola anche se resta in corsa anche quello di Confartigianato Peppe Gallo, che sinora aveva orchetrato il fronte alternativo ad Arzano. Sullo sfondo il futuro assetto economico della Camera di Commercio di Salerno, tra le 65 su 105 che si salveranno e che non saranno acciorpate per effetto della riforma Madia. Un futuro fatto, comunque, di tagli considerevoli al bilancio per la riduzione dei diritti camerali, come deciso dal Governo che obbligherà a rivedere scelte strategiche per l’economia salernitana, uscendo da investimenti infrastrutturali, come l’aeroporto, per il cui sostegno diventerà vitale l’asse con la Regione Campania, e spingerà l’ente di Via Roma, forse a puntare soprattutto su fiere all’estero ed internazionalizzazione, come auspicato dal presidente di Confindustria Salerno, Maccauro in una lunga intervista al Mattino.