Polemiche tra centrodestra e centrosinistra in Campaniadopo le indiscrezioni sulla sentenza della Cassazione che sembrerebbe orientata a dare alla magistratura ordinaria la competenza sui ricorsi avversi alla Legge Severino, sottraendoli ai Tar. Una decisione che potrebbe pesare sul voto di domenica e sulla eventuale amministrazione De Luca. Caldoro invita a non votare De Luca per evitare un “caos istituzionale”. L’ex sindaco di Salerno, invece si dice sereno e ribadisce che “non cambia nulla”. (270515)

“Non cambia niente”. Le indiscrezioni sulla sentenza della Cassazione attesa per venerdì sulle competenze in merito ai ricorsi sulla Legge Severino, dai Tar alla magistratura ordinaria, non impensieriscono De Luca. E’ stato lo stesso candidato alla presidenza della giunta regionale della Campania, per il centrosinistra a chiarirlo, a margine dell’avvio dei lavori di pavimentazione della passeggiata di piazza della Libertà a Salerno.
Un De Luca apparentemente sereno, Quindi, nonostante le varie letture date dalla stampa e dal centrodestra. Venerdì dovrebbe arrivare la sentenza anticipata, però, già ieri sera dalle agenzie. La Suprema Corte, in sostanza, avrebbe deciso che per opporsi alle sospensioni previste dalla Legge Severino, occorre fare riferimento ai giudici ordinari e non a quelli dei tribunali amministrativi regionali, come sinora accaduto. Tra gli effetti, secondo l’avvocato Gianluigi pellegrino, che ha sollecitato la Cassazione ad esprimersi, anche quello di cancellare la sentenza della Corte Costituzionale prevista per il prossimo ottobre per dirimere la vicenda Severino. Corte che potrà invece esprimersi a riguardo solo quando il caso di incostituzionalità sarà sollevato dal giudice ordinario. Sempre secondo Pellegrino, intervistato dal quotidiano La Stampa, De Luca in caso di vittoria potrebbe essere impossibilitato ad insediarsi perché scatterebbe per lui la sospensione. La situazione, comunque, non sarebbe così netta, come rilevato da diversi quotidiani. La Severino, infatti, non stabilisce tempi precisi entro i quali il presidente del consiglio deve provvedere alla sospensione. In questo periodo De Luca dovrebbe convocare la prima seduta per nominare la giunta. In tal modo avrebbe un vice presidente al quale affidare il governo della Regione Campania in attesa del ricorso, stavolta al tribunale. La Severino, che si applica dopo la proclamazione, rimanda il tutto agli statuti regionali. Quello della Campania approvato nel 2009 prevede che
che la squadra debba essere nominata nei dieci giorni successivi alla seduta di insediamento. Una seduta che non può essere convocata prima di 15 giorni dalla proclamazione e con un preavviso di 5. Aspetti che, comunque, non impensierirebbero De Luca, anche sulla scorta delle dichiarazioni di Renzi a Salerno, chi vince governa. Lo stesso ex sindaco di Salerno lo avrebbe confermato direttamente anche a Gianantonio Stella, il giornalista scrittore del Corriere della Sera, autore di una serie di inchieste e libri sulla casta che ha seguito l’incontro di Piazza della Libertà, soffermandosi a lungo con De Luca, sotto gli occhi incuriositi dei passanti, prima di spostarsi verso lo stesso cantiere con una guida di eccezione. De Luca ha spiegato i particolari del progetto, sia della piazza che del Crescent ironizzando anche sulle polemiche relative alle altezze che, poi, hanno portato al blocco dei lavori in procinto di riprendere.(270515)

LA NOTA DI DE LUCA
Una posizione, anticipata ai giornalisti, ribadita da una nota ufficiale del candidato alla presidenza della giunta regionale della Campania per il centrosinistra:
“Sulla base delle anticipazioni di una pronuncia della Cassazione, peraltro ancora non conosciuta, si è sviluppato un altro episodio della strategia della ‘confusione’. Hanno paura di perdere. Sono alla disperazione. Se la Cassazione stabilisce che la competenza, in merito alla Severino, è del tribunale ordinario, piuttosto che del Tar, per noi non cambia assolutamente nulla. Tutto come prima”. E’ quanto dichiara in una nota Vincenzo De Luca, candidato centrosinistra alla Regione Campania sulla Legge Severino.
In casi precedenti, i giudici ordinari e quelli amministrativi sono arrivati alle stesse conclusioni, garantendo pienamente l’esercizio delle cariche pubbliche. In più, il Presidente del Consiglio ha chiaramente definito la Severino un problema superabile, confermando che chi viene scelto dai cittadini, con un voto democratico, potrà tranquillamente governare. Buon lavoro a tutti. Rimaniamo sui problemi dei cittadini. Prepariamoci a far rinascere la Regione dell’immobilismo e dei 400 consulenti inutili. Nessuna distrazione. Keep Calm!”.