Confermato il fermo di uno dei tre presunti scafisti individuati ieri al Molo Manfredi, tra i migranti giunti sulla nave della Marina Militare Italiana, Bettica. Solo per uno di loro, un ghanese, sarebbero state confermate le accuse. (060515)
Nel giorno dell’ennesimo sbarco nei porti campani, stavolta a Napoli, la Polizia ha confermato le accuse nei confronti di una delle tre persone, un ghanese, individuate come possibili scafisti tra i 652 migranti giunti, invece, allo scalo commerciale di Salerno, con la nave Comandante Bettica della Marina Militare Italiana. Così come in occasione di altri sbarchi, infatti, anche stavolta, parallelamente alle operazioni di prima accoglienza ed assistenza sanitaria, con il personale dell’Asl, della Croce Rossa e delle associazioni di volontariato come l’Humanitas, erano stati effettuati controlli accurati, sia per la verifica dell’età che per un primo riconoscimento dei migranti e, soprattutto, per individuare possibili scafisti. Le forze dell’ordine avevano prelevato, quindi, alcune persone, condotte già in mattinata in Questura per gli accertamenti. La Squadra Mobile ha lavorato in collaborazione con la Marina Militare, sentendo le testimonianze di altri profughi. Come ricordato dal comandante della nave, Vincenzo Pascale, la Marina ha da tempo dei sistemi ottici, che utilizza durante la fase di avvicinamento ai barconi, per cercare di identificare questi mercanti di uomini. Dalle immagini riprese nell’occasione di questo salvataggio si era vista chiaramente una persona al timone che poi si è confusa tra gli altri migranti una volta che i militari si sono avvicinati. Indicazioni e riprese utili per consentire alle forze dell’ordine di effettuare una identificazione precisa nelle ore immediatamente successive allo sbarco al nuovo Molo Manfredi del porto di Salerno. Tre quelle inizialmente fermate tra le quali, poi, è stato identificato quello che potrebbe risultare come un possibile scafista o, comunque, come colui che era al timone dell’imbarcazione soccorsa dalla Marina che avrebbe cercato di confondersi tra i migranti per sottrarsi all’arresto.