Il riordino degli enti territoriali, seppur non completato, è da ritenere di fondamentale importanza anche se va completato, nel più ampio quadro delle riforme costituzionali. A dirlo il sottosegretario Delrio, al quale si deve la legge 56 del 2014 intervenuto all’Università ad una tavola rotonda sull’argomento e sullo sviluppo del mezzogiorno. (230315)
Il progresso del mezzogiorno non può prescindere dalla ricerca scientifica e dalla formazione. Così il vice presidente della Campania, nonché assessore alla ricerca della giunta Caldoro, Trombetti, che ha introdotto la seconda sessione dei lavori dell’incontro di studi organizzato dall’Università di Salerno su fondi europi, ricerca e livelli territoriali di Governo e sviluppo del Sud. A discuterne l’ateneo ha invitato i rappresentanti delle principali università italiane oltre che rappresentanti istituzionali di primo livello, ad iniziare dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri, Graziano Delrio al quale si deve la riforma degli enti territoriali, la legge 56 del 2014 che ha portato, tra le altre cose, alla soppressione dei consigli provinciali prevedendo una rimodulazione degli stessi poteri delle province. Un aspetto ancora non chiarito a pieno. Per Delrio, comunque, la riforma avviata va giudicata positivamente nonostante resti ancora da completarne il percorso.