Conto alla rovescia per la convocazione del consiglio comunale di Salerno chiamato a prendere atto della decadenza del sindaco De Luca. Un atto indispensabile per il decreto dfi scioglimento del Ministro degli Interni. I tempi sono stretti e, secondo alcuni, si rischia lo slittamento del voto al 2016 anche se il presidente del Consiglio Comunale resta convinto che l’iter possa completarsi rapidamente. Pronti alla mobilitazione centro destra e Sinistra. (060215)
Lunedì il presidente del consiglio comunale di Salerno, come anticipato a telecolore, riunirà i capigruppo per decidere sulla convocazione dell’assiste cittadina. Il consiglio potrebbe tenersi a stretto giro e, questo, potrebbe significare tra venerdì prossimo ed al massimo lunedì 16 febbraio. Tempi ristretti, quindi, per la presa d’atto della decadenza del sindaco De Luca, atto indispensabile nell’iter che dovrebbe portare allo scioglimento del consiglio e, quindi, al voto anticipo al 17 maggio. All’interno della maggioranza, però, sembrerebbe prender piede una possibile tattica dilatoria per riuscire a spostare il consiglio comunale almeno al 20 febbraio, una data che potrebbe rendere difficile la pubblicazione del decreto sullo scioglimento in gazzetta ufficiale prima del 24, termine ultimo per l’indizione dei comizi elettorali anche a Salerno. In tal caso l’amministrazione comunale del capoluogo potrebbe arrivare alla naturale scadenza del 2016 o, comunque, rinviare l’appuntamento con le urne al prossimo anno. Lo scioglimento, infatti, potrebbe comunque esserci, come previsto dall’articolo 141 del Testo Unico sugli enti locali, anche se vice sindaco reggente e consiglieri potrebbero restare in carica fino alle elezioni. Non tutti, però, sarebbero d’accordo su questa linea con alcuni consiglieri di maggioranza convinti che, al contrario, andare al voto a maggio significherebbe sfruttare un possibile vantaggio su centro destra e altri movimenti e partiti politici, che non avrebbero ancora un proprio candidato. Del resto, però, resta da chiarire anche il successore di Vincenzo De Luca per i progressisti o, comunque, l’ala del pd che fa capo all’ex sindaco. A complicare la situazione le stesse dichiarazioni di De Luca che a telecolore, nei giorni scorsi, si era detto convinto di potersi anche ricandidare a palazzo di città. Molto potrebbe dipendere dalle manovre per le elezioni regionali con il Pd ancora alla ricerca di un possibile accordo per evitare le primarie. A Roma si lavorerebbe ancora per una candidatura unitaria, forse il ministro della Giustizia orlando. Domani, intanto, il Pd che non si riconosce in De luca si riunirà al Grand Hotel Salerno ufficialmente per parlare di Europa e Sport. Con la Direttrice dei centri Rete Solidale Carmen Guarino, il Vice Ministro Del Basso de Caro, il candidato per le Primarie Andrea Cozzolino e la europarlamentare Pina Picierno.