«Spero che si riveda la legge Severino perché è veramente una cosa folle ed è una legge perversa». Lo ha detto l’ex ministro della Giustizia Clemente Mastella, a Salerno per un incontro del suo nuovo partito, i ‘Popolari del Sud’. «Ho chiamato stamattina Vincenzo De Luca – aggiunge Mastella – per esprimergli mia solidarietà umana». Sull’eventualità che De si candidi comunque, Mastella ha ribadito: «Alcune cose vengono sicuramente dette anche in determinati momenti. Capisco il dato particolare ma mi chiedo come possa fare un partito a candidarlo nel momento in cui c’è la possibilità che magari una volta eletto debba dimettersi. Dipende tutto da quando decide il Tar. Potrebbe essere lo stesso De Luca a chiedere un rinvio delle primarie, che tra l’altro sono state rimandate già tante volte. Non voglio però fare considerazioni politiche perché noi sosteniamo Caldoro presidente e quindi faremo questa lista per dare il nostro contributo apprezzabile che dia anche il senso di un ritorno del rapporto tra elementi territoriali e istituzioni. Oggi questo rapporto, in realtà, è sconnesso e questo disagio sempre più accentuato». Tornando alla vicenda De Luca e alla legge Severino ha detto: «che c’è molta parte di incostituzionalità nella legge Severino. Non lo penso solo io, ma una grande personalità recentemente scomparsa, qual era Piero Capotosti il quale riteneva con me che la legge frana, mostrando la sua debolezza, nell’articolo 3 dell’eguaglianza rispetto alla legge. Come mai un consigliere comunale o regionale decadono al primo turno, mentre un parlamentare decade al terzo turno del grado di giudizio? Si tratta di una cosa veramente folle dal punto di vista della giustizia costituzionale». Su Forza Italia, poi, Mastella ha voluto precisare che «con Forza Italia non abbiamo rotto i rapporto. Siamo una lista distinta e vedremo successivamente il da farsi. Siamo comunque distinti, non separati. Il seguo distintivo di Popolari del sud è quello di creare un partito che torni tra la gente. Oggi non c’è discussione, non c’è un confronto. Noi vogliamo ritornare al rapporto con il territorio dell’intera Campania».(240114)