1 milione e 600 mila euro per la bonifica del sito dell’Isochimica di Avellino, l’azienda che si occupava della rimozione dell’amianto dalle carrozze ferroviarie e nella quale hanno lavorato anche tanti operai salernitani che, con i loro colleghi, da anni stanno combattendo una battaglia legale per vedersi riconosciuti i danni alla salute riportati. Sinora 9 sono stati i decessi accertati tra i lavoratori per patologie connesse alle lavorazioni. (090115 Giancarlo Frasca)
Mentre si attendono novità sui i decreti attuativi delle norme inserite a fine anno nella legge di stabilità dal Governo, che dovrebbero finalmente riconoscere agli ex lavoratori dell’Isochimica il prepensionamento, a Napoli si è scritto un altro capitolo importante per il sito industriale al centro di inchieste e dure polemiche per l’impatto sulla salute dei lavoratori e per l’intera area nella quale insiste, a poche centinaia di metri dal rione Ferrovia ad Avellino. A Napoli, infatti, la Regione Campania e l’amministrazione del capoluogo irpino hanno firmato uno schema di accordo di programma per i primi interventi di caratterizzazione e messa in sicurezza dopo il via libera del Comune nell’ottobre scorso. La Regione ha stanziato 1 milione e 600 mila euro per gli interventi di messa in sicurezza, caratterizzazione e bonifica dell’area dell’ex stabilimento Isochimica oltre ad impegnarsi ad avviare le procedure per individuare idonee ed adeguate fonti di finanziamento per le successive attività di bonifica. La somma stanziata dalla Regione, infatti, è soltanto una parte di quella necessaria per realizzare la bonifica vera e propria.
Il Comune di Avellino, intanto, sta proseguendo con gli interventi già avviati, ed è stato completamente ingabbiato il silos di 20 metri adiacente il capannone B. Il finanziamento regionale verrà utilizzato proprio per procedere alla rimozione dei due silos presenti nell’area dell’ex sito industriale e per mettere a bando il piano di caratterizzazione nell’ambito del quale sono stati previsti ed approvati, in sede di conferenza dei servizi, 15 nuovi carotaggi finalizzati a verificare lo stato di contaminazione del suolo e delle acque.