Affondo del sindaco di Salerno, De Luca, sulla Giustizia. Prendendo spunto dall’editoriale di Sabino Cassese sul Corriere della Sera di oggi, il primo cittadino ha ribadito sul proprio profilo facebook di essere d’accordo sulle criticità del sistema giustizia, dichiarando di condividere in pieno quanto scritto dall’ex presidente della Corte Costituzionale. (101114 Giancarlo Frasca)

“L’insufficienza grave dell’intera macchina giudiziaria produce effetti che si ripercuotono sull’intero vivere civile, impediscono o rallentano gli investimenti, disabituano a quel severo minimo di governo che è necessario in ogni società, inducono a comportamenti illegali”. A scriverlo, sul Corriere della Sera, il costituzionalista Sabino Cassese, ex presidente della Corte Costituzionale, in un editoriale dal titolo “La grigia Miopia della Giustizia”. Parole condivise in pieno dal sindaco di Salerno De Luca, che ha ribadito di essere d’accordo con Cassese in un post pubblicato sul proprio profilo facebook in tarda mattinata. Parole precise, quelle del primo cittadino per sottolineare una posizione molto critica nei riguardi del sistema giustizia. Cassese parla di una opinione pubblica sconcertata di fronte a conflitti tra e dentro le Procure, a Giudici che vogliono giudicare la storia ed infine, e soprattutto, per una macchina che lascia la crescente domanda di giustizia insoddisfatta.
Ma Cassese è andato anche oltre, parlando di insufficienza grave dell’intera macchina giudiziaria che produce effetti che si ripercuotono sull’intero vivere civile, impediscono o rallentano gli investimenti, disabituano a quel severo minimo di governo che è necessario in ogni società, inducono a comportamenti illegali, cioé il passaggio richiamato da De Luca che proprio in questi giorni dovrà fare i conti con diversi procedimenti giudiziari che si intrecceranno con le Primarie del Pd, in programma il 14 dicembre.
Intanto è partita la raccolta firme. De Luca dovrà vedersela con l’europarlamentare Cozzolino, con la senatrice Saggese e con altri aspiranti Governatori, come il blogger napoletano Di Salvo e, forse anche Enzo Amendola. Tutti, comunque, dovranno raccogliere almeno 8.500 firme anche se ci sono ancora dubbi su quale tesseramento tenere in considerazione, se quello del 2013 o di quest’anno. Primarie che, in ogni caso, si intrecceranno, almeno per quanto riguarda De Luca, con le vicende giudiziarie che interessano il primo cittadino, con
il mese di novembre potrebbe risultare decisivo.
Il primo nodo che dovrebbe venire al pettine dovrebbe essere quello della decadenza. Esattamente un mese fa, infatti, nell’udienza conclusiva in Corte d’Appello, il Presidente Perretti aveva chiuso il dibattimento concedendo 20 giorni per il deposito delle conclusioni ed altri 20 per le memorie di replica. Un tempo destinato, quindi, a scadere a breve, con la sentenza che potrebbe giungere dopo il 18 novembre, lungaggini ulteriori a parte.
Due giorni più tardi, poi, si riaccenderanno i riflettori su un altro procedimento che vede coinvolto De Luca, quello relativo al termovalorizzatore che, in caso di condanna, anche in primo grado, potrebbe far scattare la sospensione, come previsto dalla Legge Severino, e l’incandidabilità. Un aspetto qul quale, però, potrebbe pesare il precedente del sindaco di Napoli De Magistris, reintegrato dopo il ricorso al Tar per un’analoga vicenda.
Il 10 ottobre scorso, in ogni caso, il processo era stato aggiornato al 20 novembre quando la parola passerà alla difesa. Nel corso della requisitoria per il processo sul termovalorizzatore, il Pubblico Ministero Roberto Penna aveva chiesto tre anni di reclusione per il sindaco di Salerno, De Luca, stessa richiesta per il capo staff Alberto Di Lorenzo e per il dirigente del settore lavori pubblici del comune, Domenico Barletta. Caduta l’accusa di abuso di ufficio è rimasta in piedi quella di peculato. Il procedimento si riferisce al 2008, all’epoca del governo Prodi, quando De Luca era stato nominato commissario delegato di Governo per la realizzazione dell’impianto per il trattamento finale dei rifiuti a Salerno. Al primo cittadino viene contestata la nomina a project manager di Alberto Di Lorenzo, per un compenso di 20.000 euro lordi. Secondo il Pm, la nomina era illegale, annosa, inutile ed illecita. La richiesta di rinvio a giudizio risale al 21 aprile 2011.
Esaurite queste scadenze, De Luca si troverebbe ad affrontare le Primarie il 14 dicembre, in attesa, poi, di un altro processo, quello sul Crescent, la cui udienza è stata fissata al 23 dicembre. A deciderlo, nei giorni scorsi, il Gup Sergio De luca, che ha deciso di rinviare a giudizio le 22 persone coinvolte, così come richiesto dai Pm Valente ed Alfano.

Di alfonso