Anche Salerno ha celebrato la festa delle forze armate e dell’unità d’Italia che ricorda la firma dell’armistizio del 1918, con il quale si sancì la fine della prima guerra mondiale. (041114)
4 novembre del 1918, novantasei anni fa, veniva firmato l’armistizio con l’impero austro ungarico a Villa Giusti a Padova che sancì la fine della grande guerra, cioè il primo conflitto mondiale. Un momento storico, ricordato dall’anno successivo prima dal Regno, poi, nel periodo fascista ed infine anche dalla Repubblica Italiana. La festa delle Forza armate e dell’unità nazionale, celebrata oggi in tutta Italia, è stata l’unica festa nazionale che, istituita nel 1919, ha attraversato le varie fase politico-istituzionali nonostante il temporaneo ridimensionamento del 1976 quando, per ragioni economiche venne trasformata in festa mobile, cioè celebrata nella prima domenica di novembre. Passato in secondo piano negli anni 80 e 90, la festa ha ritrovato la sua dignità ed importanza con Carlo Azeglio Ciampi alla presidenza della Repubblica. A Salerno, come negli altri capoluoghi di provincia italiani, la giornata è stata celebrata deponendo una corona, nel caso salernitano nel sacrario della Prefettura, in onore dei caduti, non solo della prima guerra mondiale, ma di tutti i conflitti. Del resto lo stesso presidente della Repubblica Napolitano, il cui messaggio è stato letto in piazza Amendola, dal prefetto di Salerno Gerarda Maria Pantalone, ha ricordato l’importanza di ricordare, il 4 novembre, quanti hanno perso la vita per per l’unità del paese ma, anche chi la sta continuando a sacrificare ad esempio in operazioni internazionali di pace. Senza dimenticare, ha aggiunto il capo dello stato, le nuove preoccupazioni per il terrorismo internazionale che rischia di creare problemi anche in Europa ed Italia. Il prefetto Pantalone ha, poi, rilanciato il messaggio di Napolitano su un tema di particolare attualità, come quello della razionalizzazione e riorganizzazione dei corpi militari nell’ambito di una riduzione dei costi.
Il prefetto ha tenuto a rassegna i vari gruppi convenuti in Piazza Amendola, dall’esercito alla capitaneria, dalla Finaza ai Carabinieri ed alla Polizia di Stato alla polizia penitenziaria, quella municipale e provinciale, il corpo forestale ed i vigili del fuoco e la croce rossa. oltre alle associazioni combattentistiche e d’arma. Da sottolineare anche la presenza degli studenti salernitani, in particolare del liceo classico De Santis e Tasso di Salerno che , attraverso la lettura di brani e poesie, hanno testimoniato l’attualità della celebrazione del 4 novembre.
Come sempre, inoltre, anche a Salerno, sono state aperte le caserme alle scolaresche. Tanti gli studenti, ad iniziare dalle elementari fino alle scuole superiori, che hanno visitato la caserma D’Avossa del Reggimento Cavalleggeri Guide di Torrione, dove è stata allestita una mostra statica di tutti in mezzi in dotazione aprendo anche le sale del museo storico con la proiezione dei filmati riguardanti le forze armate. Un modo come un altro anche per ricordare l’impegno attuale delle Guide, oggi in Libano con le forze dell’Onu dopo aver preso parte a diverse operazioni all’estero ed in Italia, dai vespri siciliani a terra dei fuochi.