Domani nuova udienza per l’incompatibilità del sindaco di Salerno De Luca, con il ruolo rivestito con letta di Sottosegretario. Alle 13 le parti si ritroveranno davanti ai giudici della Corte d’Appello che potrebbero decidere già nel pomeriggio. Ma la giornata potrebbe vedere il Comune alle prese anche con un altro procedimento legato al Crescent che vede coinvolte 23 persone, tra amministratori, funzionari, tecnici ed imprenditori. Intanto De Luca spinge sul dissequestro di Piazza della Libertà. Come anticipato a telecolore dall’assessore all’urbanistica De Maio, e confermato ieri dal primo cittadino, si punta a definire entro metà ottobre la questione per far partire i lavori di messa in sicurezza ed aprire il parcheggio. (081014 Giancarlo Frasca)
A sette giorni di distanza, domani alle 13, i legali dei parlamentari del movimento 5 Stelle, del sindaco di Salerno del vice Avossa e di un gruppo di cittadini, si ritroveranno di fronte ai giudici della Corte d’Appello chiamati a dirimere la delicata questione dell’incompatibilità
di Vincenzo De Luca, per il periodo nel quale, con il Governo Letta, è stato contemporaneamente sottosegretario e primo cittadino. Una condizione che, in base all’articolo 13 della legge 148/20111 aveva portato il tribunale di Salerno a dichiararlo decaduto lo scorso 24 gennaio con un dispositivo di poche righe firmato dal presidente Giulia Carleo. Un provvedimento sospeso in seguito all’appello del sindaco che, dopo il rinvio di maggio e, la prima udienza di giovedì scorso, sarà discusso in aula, insieme con gli altri appelli, riuniti in un solo giudizio. Da un lato i legali dei parlamentari pentastellati, che chiedono l’applicazione della decadenza, dall’altro quelli del sindaco e degli altri appellanti che, invece, contestano la questione e che potrebbero spingere per un ulteriore slittamento. Un tema sicuramente non facile, anche per i giudici, come del resto ammesso, giovedì scorso dal procuratore generale martuscelli che aveva definito la questione complicata, anche perché la normativa chiamata in causa non ha avuto ancora applicazione pratica. Un caso, quindi, che potrebbe fare scuola anche se, come emerso dalle parole del presidente Perretti, quella di domani potrebbe essere anche l’udienza conclusiva.
La giornata, tra l’altro, vedrà il Comune di Salerno impegnato anche su un altro fronte legato al Crescent.
Alle 9.30, davanti al Gup Sergio De Lucia ci sarà l’udienza preliminare per il processo sulla realizzazione dell’edificio semi circolare progettato da Bofill, che vede coinvolte 23 persone, tra il sindaco, amministratori, tecnici ed imprenditori.
L’udienza, però potrebbe slittare o essere rinviata a causa dell’agitazione dei penalisti. Per domani, infatti, è stata indetta un’assemblea alle 10.
Saltato, invece, il contemporaneo appuntamento al Tar, per l’udienza di merito per il Lotto 1, quello i cui lavori sono rimasti bloccati, a differenza del resto dell’emiciclo.
Alle 15, inoltre, il processo che vede imputato De Luca nelle sua qualità di commissario per il termovalorizzatore. Attesa per la requisitoria del pm Penna che dovrà pronunciarsi sull’incarico di project manager ad Alberto Di Lorenzo.
Ma non finisce qui. Il mese di ottobre sarà intenso per l’amministrazione comunale che spinge anche per dissequestrare piazza della libertà ed avviare i lavori di messa in sicurezza. Il progetto esecutivo c’è già, come anticipato lunedì a telecolore dall’assessore all’urbanistica Mimmo De Maio. De Luca dalla radio ha rivelato anche che il prossimo 16 ottobre ci sarà l’udienza per il dissequestro dopo aver ottenuto il via libera al tipo di intervento da parte del genio Civile. In caso di risposta positiva il Comune chiederebbe al Consorzio Tekton, del quale faceva parte l’Esa, affidatario dei lavori di costruzione della piazza di intervenire non soltanto nei settori interessati dai cedimenti ma su tutta l’area. Soltanto se questo dovesse rifiutare si procederebbe ad un nuovo affidamento. nel primo caso Tekton potrebbe poi rivalersi nei confronti di chi sarà individuato come responsabile dei cedimenti. Nel secondo, invece, il Comune potrebbe a sua volta procedere per poi chiedere conto della questione allo stesso consorzio.
Tutto questo senza dimenticare ancora una volta il Crescent che, entro fine mesi, potrebbe vedere la parola fine con un pronunciamento della Soprintendenza in merito alle autorizzazioni paesaggistiche. Miccio dovrebbe esprimersi entro il 27 ottobre anche se potrebbero esserci novità anche in anticipo.
L’agitazione dei penalisti
La convocazione della riunione straordinaria è stata decisa dal presidente della Camera penale Silverio Sica e dal segretario Saverio Accarino, dopo che anche l’ultimo appello a presidente del Tribunale e procuratore capo non ha sortito effetti concreti. L’avvocatura chiedeva l’applicazione del protocollo di udienza, che tra l’altro prevede la fissazione di orari pomeridiani solo previo accordo. In realtà la prassi è ben diversa, perché nei ruoli dei giudici monocratici si arriva a fissare fino a cinquanta cause al giorno, quasi sempre senza indicazione di orario, e l’attesa può durare dalle 9 di mattina fino a sera inoltrata. L’ultimo caso pochi giorni fa, quando secondo le segnalazioni un giudice ha continuato l’attività fin dopo le 22. «Ne va delle garanzie processuali e della nostra professionalità – dice l’avvocato Accarino – capiamo che il carico di lavoro è enorme ma chiediamo almeno di limitare i disagi, fissando gli orari di chiamata dei processi e disponendo i rinvii a inizio seduta, così da evitare attesi inutili».