Riaprire un dialogo di distensione e fede vera, al di là di ogni schieramento, per otrvare una piena riconciliazione. A 4 giorni dalla processione di San Matteo, i portatori hanno voluto affidare il loro pensiero ad una lettera aperta indirizzata alla città ed all’arcivescovo. (250914)
“La polemica che ha accompagnato la celebrazione della festività del Santo Patrono, che ha scandito la cronaca di questi giorni, necessita di un chiarimento e di un doveroso ridimensionamento perché possa essere inquadrata nella sua reale dimensione. Innanzi tutto il nostro ruolo di portatori dei Santi non può essere confuso con questioni estranee ai valori della tradizione e del culto strettamente legato alla funzione religiosa: nulla di politico e nulla di strumentale. Abbiamo atteso il trascorrere di questi giorni volendo riflettere e porgere un doveroso atto di scuse alla Città, che più di tutti ha risentito delle ricadute di quanto è accaduto domenica alla processione. Infatti, non entriamo nel merito delle polemiche in riferimento agli impegni assunti, tra la Curia e i Portatori, preferiamo discutere di questi argomenti nelle sedi e luoghi deputati a questo. I Portatori, con umiltà hanno rispettato la Chiesa e le TRADIZIONI Salernitane come, a esempio la benedizione a mare a P.zza Cavour.
Si ribadisce, con fermezza e chiarezza che nessuna pressione o indicazione esterna ha influito sulla processione di domenica, se non la volontà del Popolo, che ha voluto sollecitare una ripresa delle tradizioni e indicare, a noi portatori, il percorso che il Santo nella sua lunga storia insieme alla nostra Città, aveva scritto in tutti i libri. Il tutto si è svolto senza atti di violenza, unicamente nel rispetto dei buoni sentimenti ispirati nella fede, per i Santi, in un unico abbraccio con la nostra amata Salerno. Per noi portatori, la linea della Curia resta un riferimento ineludibile e assoluto, non intendiamo mai cedere a nessun atto che possa prescindere dal ruolo di chi è chiamato a professare la fede religiosa che accomuna il popolo di Salerno.
Con questo spirito, sentiamo di apprezzare, con riconoscenza, anche la posizione della stessa Chiesa Salernitana e, pertanto, appare assolutamente giusto e doveroso accogliere l’auspicio di una riconciliazione che veda protagonisti la chiesa stessa e noi portatori, anche nel nome della gente salernitana e, quindi, riaprire, da subito, un dialogo di distensione e fede vera, che prescinda da ogni tentazione di schieramento che sarebbe assolutamente inspiegabile e insensato e per chiudere ogni spazio a ulteriori polemiche. La nostra speranza è che, pur partendo da un episodio grave come quello di domenica, ci sia un’opportunità di crescita e avanzamento per tutti, nella direzione della fede verso il Santo Patrono e nel rispetto dei valori e dell’identità della nostra Città”.
I PORTATORI: San Matteo, San Giuseppe, San Gregorio VII, Sant’Ante, San Fortunato, San Gaio.