La firma del contratto di servizio tra Regione Campania e Sita Sud non risolve il problema. A dirlo i sindacati, secondo i quali resta il problema dell’impegno finanziario delle Province, non ancora confermato, senza contare che dal prossimo anno si tornerà al punto di partenza. (050814)

Nemmeno la firma del nuovo contratto per l’esercizio dei servizi minimi di trasporto pubblico locale tra la Regione Campania e la Sita Sud basta a placare le polemiche ed i timori dei sindacati per il futuro della storica azienda che opera in tre province, Salerno in particolare, Avellino e Napoli.
Il contratto sottoscritto ieri a Napoli, infatti, sarà in vigore fino al 31 dicembre 2014, per un costo complessivo di poco più di 21 milioni e mezzo di euro oltre Iva, ad esclusivo carico di Palazzo Santa Lucia, in quanto le Provincie di Avellino, Napoli e Salerno, secondo l’assessore regionale ai trasporti, non avrebbero ancora confermato la possibilità di concorrere agli oneri finanziari con le quote individuate a proprio carico nel corso dei ripetuti incontri tecnici tenutisi sull’argomento. E’ questo uno dei punti defiti critici dalle rappresentanze dei lavoratori, oltre alla durata dell’accordo. Se, quindi, l’assessore Vetrella si era detto soddifatto augurandosi che il nuovo contratto, con la previsione di un bonus di efficientamento delle prestazioni, possa portare ad un sensibile miglioramento del livello dei servizi per l’utenza, minacciando penali in caso di scarsa qualità, la Cgil guarda oltre e si dice preoccupata per il futuro invitando le amministrazioni locali ad una programmazione anticipata dei servizi.