Quattro “missioni” strategiche per il movimento del Credito Cooperativo Campano nel breve e medio periodo sono state indicate nel corso dell’assemblea annuale della Federazione campana delle Bcc. Sono lavoro e competitività dei sistemi produttivi locali; valorizzazione e tutela dell’ambiente; qualità della vita ed inclusione sociale; istruzione, formazione e competenze.

“In continuità e in piena sintonia con le linee strategiche elaborate e condivise a livello nazionale e riferite ai singoli territori del Mezzogiorno – si legge nel documento diffuso nel corso dell’Assemblea – le Federazioni Bcc del Sud (e tra di esse, naturalmente, la Federazione Campana) sono chiamate a fare rete, ad elaborare una progettualità di ampio respiro che ha come riferimento centrale un bacino potenziale di risorse, solo in quota Ue, di svariati milioni di euro, risorse destinate a raddoppiarsi con il cofinanziamento nazionale e ad aumentare ancora con la leva del Fsc (Fondo Sviluppo e Coesione)”. Il presidente della Federazione campana delle Bcc, Silvio Petrone ha fatto riferimento a una recente analisi Abi/Censis, sottolineando che “il settore bancario, e in particolare il circuito delle banche locali che storicamente è maggiormente radicato nelle singole comunità sociali ed economico/produttive, si conferma chiave di volta per valorizzare le schegge vitali che, nonostante la crisi, molti territori sono in grado di esprimere: dai distretti produttivi alle reti d’impresa, dalla manifattura tradizionale all’agricoltura più innovativa”. (150714)