Si conoscerà domani mattina la decisione del Consiglio di Stato sul Crescent, dopo l’udienza dello scorso 11 marzo. I giudici di palazzo Spada hanno, infatti, depositato la sentenza, determinante per chiarire una volta e per tutte a quale normative doveva fare riferimento il Comune di Salerno per il rilascio della nuova autorizzazione paesaggistica per l’edificio progettato da Bofill per l’area di via Alvarez, ritenuta nulla dallo stesso Consiglio di Stato, lo scorso 23 dicembre, per un difetto di motivazione. I legali hanno ricevuto in serata la notifica del dispositivo.
Secondo indiscrezioni, il Consiglio di Stato avrebbe ritenuto non conforme alla norma l’iter seguito dal Comune, accogliendo il ricorso incidentale. Nessuna conferma, però, o commenti, da parte di uno dei legali di Italia Nostra, associazione che con il comitato No Crescent si batte contro la realizzazione dell’edificio progettato da Bofill per delimitare Piazza della Libertà. “Attendiamo domani mattina per conoscere nel dettaglio il contenuto della sentenza – ha detto Morena stasera contattato da telecolore – Sappiamo che i giudici hanno accolto il ricorso incidentale ma non abbiamo ulteriori notizie”. In sostanza non si sa se il Consiglio abbia accolto le tesi del Ministero o di Italia Nostra. Nel primo caso il nuovo iter si dovrebbe avviare con un parere motivato della Soprintendenza mentre nel caso avesse ragione l’associazione ambientalista l’opera non sarebbe sanabile.
Chi, invece, ha commentato la notizia è stato il consigliere di opposizione al consiglio comunale di Salerno, Roberto Celano che, dal proprio profilo Facebook ha scritto: “Il Consiglio di Stato ritiene non conforme alla norma l’iter seguito dal Comune per tentare di “sanare” il manufatto privato Crescent ed ha accolto il ricorso incidentale”, chiedendo le dimissioni del primo cittadino.
LE TESI
La tesi sostenuta dal Comune di Salerno, in ogni caso, per il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica, era quella di dover applicare il regime in vigore sei anni fa, ripetendo lo stesso iter, sebbene dal 2008, quando l’amministrazione De Luca aveva rilasciato il primo via libera, la legislazione sia cambiata. Di differente avviso il Ministero per i beni Culturali che ha presentato ricorso al Consiglio di stato, chiedendo la sospensione cautelare del provvedimento del 17 febbraio con il quale la Commissione Edilizia Comunale Integrata di Salerno aveva rilasciato la nuova autorizzazione.
L’11 marzo scorzo l’udienza chiamata dirimere la delicata questione. (260314 -21.20 – Giancarlo Frasca)