“Speriamo di risolvere quanto prima questa situazione perché i nostri ragazzi e i loro familiari sono stanchi e preoccupati. Continuiamo, però, ad essere fiduciosi nelle nostre istituzioni e siamo sicuri che riusciremo a riportarli a casa”. Lo ha detto Michele Girone, padre di Salvatore, uno dei due marò trattenuti in India assieme a Massimiliano La Torre, intervenendo a Salerno in occasione della manifestazione ‘Salerno Capitale per i Marò d’Italia’, organizzata dalle associazioni ‘La Nostra Libertà’ e ‘Prima Luce’. “Per quanto si dica che l’Italia sia disunita – ha rimarcato Girone – in questa occasione sta dimostrando grande coesione, unita per questa che è una vicenda complessa e complicata ma che ogni italiano sente propria. Attraverso il grosso lavoro che le nostre istituzioni stanno facendo siamo fiduciosi; dobbiamo esserlo tutti perché solo così trasferiamo ai nostri ragazzi e a chi sta al governo, la forza di poter andare avanti all’unisono. I nostri ragazzi – aggiunge – stanno percependo il vostro affetto e se avessero il modo di ringraziarvi lo farebbero. Sono convinto però che lo faranno una volta scesi dall’aereo”.
“I primi periodi sono stati da incubo – ha detto ancora il padre di Girone – oggi non è certamente facile, ma sentiamo delle mani amiche sulle spalle che ci possono condurre alla fine di questa vicenda”. Per il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, si tratta di “una vicenda che ha assunto caratteri davvero vergognosi. Dobbiamo far sentire alla famiglia la solidarietà di tutto il Paese e all’India la pressione e la determinazione dell’Italia e del suo governo. La Torre e Girone sono due militari in servizio in acque internazionali, trattenuti da due anni senza nessun capo di imputazione: sono cose da paesi incivili. Mi sembra però che negli ultimi mesi sia cresciuta una pressione internazionale: questo aiuta molto anche se non credo che prima delle elezioni in India si arriverà ad una soluzione. L’importante è rimanere uniti e non far calare l’attenzione sulla vicenda”. (040314)