“Il Pd ringrazia Letta e il suo esecutivo di servizio, assume impegnoitalia ma rileva necessità fase nuova”. Così in apertura della direzione nazionale del Partito Democratico il segretario Matteo Renzi che ha ribadito la necessità di un nuovo esecutivo, dando di fatto il benservito a Letta.
Una ipotesi già circolata in mattinata con rumors che parlavano di un Renzi premier ed Enrico Letta ministro all’economia. Nel corso di un incontro, secondo fonti parlamentari, il portavoce della segreteria Pd Lorenzo Guerini e il capogruppo Luigi Zanda avrebbero spiegato al premier che Renzi avrebbe fatto suo piano “Impegno Italia” se Letta avesse accettato il ministero dell’Economia. Nell’incontro, sempre secondo fonti parlamentari, non avrebbe preso posizione.
Nessun “duello”, comunque, nella direzione nazionale del Pd, iniziato intorno alle 15 e 30 con l’assenza di Letta come da lui stesso annunciato. “Carissimi – ha scritto il Premier – penso che, in una giornata importante come questa, sia fondamentale che la discussione si sviluppi, e le decisioni conseguenti siano assunte, con la massima serenità e trasparenza. Per questo preferisco aspettare a P.Chigi le determinazioni che verranno prese, in modo che tutti in Direzione si sentano liberi di esprimere valutazioni ed esplicitare le decisioni che ritengono opportune”.
Per Renzi, comunque, serve “Un patto di legislazione, unica possibilità per il Pd, alla luce dei numeri di deputati e senatori e degli amministratori in tutta Italia”. “Quella di un nuovo governo è una scelta azzardata ma può avere senso se hai il coraggio di dire alle realtà europee che l’obiettivo è il 2018 con riforme elettorali, costituzionali ed il tentativo di cambiare le regole a partire da una burocrazia opprimente”. Così Matteo Renzi illustrando le due opzioni davanti al Pd. Renzi ha anche sottolineato che “non è un derby caratteriale quello che chiede di cambiare strada, è semplicemente la buona regola della politica”
(I lavori della Direzione nazionale del Pd in diretta su www.youdem.tv e sul sito del PD www.partitodemocratico.it) e nella finestra qui sotto:
Il documento presentato da Renzi è stato votato con 136 si e 16 no.
Domani mattina Letta salirà al Quirinale per rassegnare le dimissioni, con la caduta del Governo e la creazione di un nuovo esecutivo. Da verificare, a questo punto, il ruolo che potrebbe rivestire il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca. Alla finestra da mesi, in attesa delle deleghe al ministero delle infrastrutture e trasporti che a questo punto non dovrebbe più ricevere, sperando semmai in altri incarichi. L’altro ieri si erano diffuse indiscrezioni su una possibile lista di nuovi ministri con il primo cittadino salernitano dato al dicastero della coesione territoriale.
OggiDe Luca è intervenuto poco prima delle 18 alla direzione nazionale, sposando la linea di Renzi e dicendo “la sfida è difficile ma ce la possiamo fare”, criticando l’immobilismo dell’azione governativa negli ultimi mesi.
Sullo sfondo il consiglio comunale di Salerno in programma lunedì prossimo. Se, infatti, fino a tre giorni fa sembrava scontato che si votasse per la decadenza del sindaco al quale concedere 10 giorni di tempo per optare tra le due cariche rivestite (sindaco e viceministro), la riunione di maggioranza di lunedì pomeriggio ha rimescolato le carte, con De Luca che ha depositato un ricorso al Tar Lazio contro l’incompatibilità decretata dall’Antitrust, ribadendo che questioni come queste vanno affrontate nelle sedi opportune… e quindi non in consiglio comunale. (130214 ed agg 140214 Giancarlo Frasca)