Dopo la riunione di maggioranza, nel corso della quale avrebbe ribadito ai suoi fedelissimi che dell’incompatibilità si sarebbe dovuto discutere nelle sedi opportune, di fatto lanciando un segnale chiaro sul futuro del prossimo consiglio comunale del 17 febbraio, dedicato anche all’iter della sua decadenza, De Luca ha deciso ieri di ricorrere al Tar del Lazio contro il provvedimento nei suoi confronti dell’Autorità Garante per la Concorrenza ed il mercato (antitrust).
È stato depositato, infatti, formalmente al Tar del Lazio il ricorso amministrativo con il quale il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca contesta il provvedimento con il quale l’Antitrust ha deliberato che «la carica di sindaco del Comune di Salerno, ricoperta dal sottosegretario di Stato alle infrastrutture e ai trasporti Vincenzo De Luca, è incompatibile». Il ricorso, redatto dall’avvocato Angelo Clarizia, è stato affidato alla prima sezione del tribunale amministrativo. Si attende adesso la fissazione dell’udienza di discussione, anche se, secondo quanto si è appreso, il ricorso sollecita solo la decisione di merito.
Il provvedimento dell’Autorità contestato è stato emesso il 28 novembre scorso, e contestualmente inviato ai presidenti del Senato e della Camera. Per l’Antitrust, il giuramento prestato da De Luca il 3 maggio dello scorso anno come sottosegretario fa scattare l’incompatibilità, perchè «i titolari di cariche governative non posso ricoprire la carica di sindaco in un Comune con più di 5.000 abitanti».
Secondo quanto si è appreso, nel ricorso amministrativo si sostiene la non esistenza di alcuna incompatibilità, perchè il conflitto d’interesse richiamato dall’Antitrust sorgerebbe solo nel caso in cui fossero assegnate le responsabilità connesse all’esercizio della funzione governativa. In più, è stata eccepita anche l’illegittimità costituzionale della normativa che prevede l’incompatibilità. (120214)