Il Consiglio regionale della Campania esaminerà domani il disegno di legge per il Riordino del servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilati in Campania, su iniziativa dell’assessore regionale all’Ambiente Giovanni Romano. L’esame sarà preceduto dal “question time”. Il ddl, che giunge in Aula con il voto favorevole unanime della Commissione Regionale Ambiente, presieduta da Luca Colasanto (Forza Italia), che ne sarà relatore, disciplina lo svolgimento delle funzioni affidate dalla legge nazionale ai Comuni in materia di servizi di organizzazione del servizio di rifiuti urbani prevedendone lo svolgimento obbligatoriamente in forma associata.
Il disegno di legge prende in esame gli Ambiti Territoriali Ottimali (ATO), che corrispondono ai confini delle province di Avellino, Benevento, Caserta e Salerno, e, per Napoli e la sua provincia, è prevista la suddivisione in n. 3 ATO, per lo svolgimento in forma associata del servizio; i Sistemi Territoriali Operativi (STO) per consentire l’organizzazione puntuale dei servizi in base alle diversità territoriali.
Il ddl garantisce anche l’autonomia decisionale dei Comuni, i cui sindaci sono riuniti in Conferenze d’Ambito, e prevede la Conferenza d’Ambito ristretta per le decisioni che riguardano gli STO. Al centro del disegno di legge c’è anche la problematica occupazionale dei lavoratori dei Consorzi di bacino e delle società da essi partecipate, già dipendenti alla data del 31 dicembre 2008, prevedendone l’assegnazione e il trasferimento, mediante passaggio di cantiere, agli affidatari dei servizi comunali di gestione dei rifiuti, nonché quello del personale dipendente delle società provinciali (per tutti si richiama la norma di salvaguardia di cui al D.lgs. 152/2006 art. 2020 comma 6) prevedendo che, fino al reimpiego di questi lavoratori, è vietato procedere a nuove assunzioni per lo svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti. (150114)