Dopo l’incontro di martedì scorso con il ministro dei trasporti ed infrastrutture Maurizio Lupi e la decisione dei sindacati di categoria, Unatras, Fai-Conftrasporto ed Anita, di revocare il previsto blocco dei tir, dal 9 al 13 dicembre, dopo aver ottenuto rassiurazioni sul ripristino dei rimborsi sulle accise e la tutela dell’intero comparto autotrasporto, la settimana di protesta contro il governo sembrava dovesse essere cancellata. Uno sciopero che avrebbe potuto portare al fermo delle merci in un periodo delicato come quello prenatalizio, come accaduto qualche anno fa. La situazione, però, potrebbe comunque complicarsi nei prossimi giorni. Nonostante la mancata adesione delle sigle sindacali dell’autotrasporto, infatti, il Movimento dei Forconi ed altri gruppi ed associazioni che riunirebbero agricoltori, commercianti e piccoli imprenditori, è comunque intenzionato a scendere in strada raccogliendo, a quanto pare, anche l’adesione di altri sindacati non soddisfatti dall’accordo ragiunto a Roma. Presidi previsti su tutto il territorio nazionale dalle 22 di oggi e ad oltranza con i Forconi che reclamano “i diritti del popolo”. alla protesta al fianco di commercianti, agricoltori e allevatori potrebbero schierarsi, quindi, anche alcuni camionisti. Il Movimento dei Forconi ha cercato di coinvolgere anche i negozianti con lo slogan “Ribellarsi è un dovere”.
Notizie ufficiali sulle modalità che saranno adottate nei prossimi giorni non sono state diffuse anche se le forze dell’ordine sono in allerta da tempo anche e soprattutto eper le dichiarazioni rilasciate da alcuni promotori dell’iniziativa che hanno annunciato di voler paralizzare l’Italia, minacciando di bloccare le frontiere di di voler mandare in tilt l’Italia. le questure sono pronte a fronteggiare i blocchi. L’indicazione giunta dal Viminale con una circolare ai prefetti è stata chiara, evitare che le proteste degenerino finio a bloccare la cricolazione stradale mettendo a rischio gli approvvigionamenti. I Comitati provinciali dell’ordine e della sicurezza hanno valutato localmente la situazione. Da domani preivsto un rafforzamento dei controlli con la presenza di mezzi pronti ad intervenire epr rimuovere eventuali blocchi dei tir sulla sede stradale. Preoccupazione per la possibile infiltrazione di gruppi legati alla destra. Focolai pericolosi segnalati in Sicilia, nel Nord Est, in particolare nel Veneto, in Umbra, ma anche nel Lazio e nella Campania.
Preoccupazioni per possibili blocchi e disordini sull’A30 e su alcune statali vesuviane hanno portato i sindaci di Ottaviano e San Giuseppe vesuviano a disporre la chiusura delle scuole per la giornata di domani. (081213)