Come era prevedibile, il provvedimento di sequestro preventivo del Crescent, giunto un po’ a sorpresa a pochi giorni dal deposito della sentenza definitva del Consiglio di Stato che, comunque, dovrebbe mettere la parola fine ai capitoli dei ricorsi ai Giudici di palazzo Spada, ha innescato una serie di prese di posizione a catena, pro e contro.
Tra quelle che hanno colto l’occasione per criticare l’amministrazione comune di Salerno, quella del consigliere comunale Raffaele Adinolfi, tra i principali oppositori della maggioranza nel parlamentino cittadino.
“La notizia del sequestro preventivo per il cantiere del Crescent conferma la fondatezza delle perplessità amministrative più volte espresse dai comitati civici e dall’opposizione – ha scritto Adinolfi sul proprio profilo Facebook – Invito a riflettere sulla clausola contrattuale che pone a carico dei salernitani, e non delle imprese, i rischi derivanti dai contenziosi amministrativi. Una clausola non degna di un buon amministratore, non degna di un buon padre di famiglia, una clausola in cui è racchiusa tutta la cocciutaggine e la megalomania del capo dell’amministrazione che sta portando la città al default”. (201113)