Il Consiglio dei ministri ha dato via libera al disegno di legge costituzionale per l’abolizione delle province, auspicando, come detto dal presidente Letta, che il Parlamento lo approvi il più rapidamente possibile.
L’invito del premier alle Camere è all’urgenza, ma, aggiungendo che il governo intende “salvaguardare i lavoratori delle province e le loro funzioni”. Per questo”verranno prese altre misure per gestire la fase transitoria”.
La parola province sparirà dalla Costituzione: “Il pronunciamento della Corte costituzionale” – che ha dichiarato illegittima la riforma “ha bloccato il processo di abolizione delle province”, ha aggiunto Letta, ma l’obiettivo andrà comunque perseguito, intervenendo al maggior livello possibile, abrogando la parola province da tutti gli articoli della Costituzione”.
Per quanto riguarda le province i cui organi sono in scadenza ci saranno interventi ad hoc, che saranno varati “nelle prossime settimane”, perché “i tempi di approvazione del ddl costituzionale non sono compatibili con le scadenze” delle amministrazioni, ha spiegato il premier.
Dopo Letta, ha parlato il ministro Gaetano Quagliariello, chiarendo che verrà proposta una legge per dare applicazione al ddl. (050713)