Due persone sono state arrestate dai Carabinieri con l’accusa di aver costretto la nota showgirl Sara Tommasi, facendole assumere cocaina, a girare un film hard in un albergo di Buccino nel salernitano. I militari hanno eseguito ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Salerno su richiesta della Procura.
Le due persone arrestate – secondo l’Ansa – sono produttori e organizzatori artistici, di Roma e Milano, di un film hard dal titolo ‘Confessioni Private’ e avrebbero partecipato alla realizzazione del film pornografico insieme ad altre tre persone, che risultano indagate. Le indagini svolte dai carabinieri di Eboli (Salerno) coordinati dalla Procura di Salerno, hanno messo in evidenza che gli indagati avrebbero approfittato dello stato psicologico che stava vivendo l’attrice e l’avrebbero convinta nel settembre del 2012 a girare il film.
“Finalmente si chiude questo scandalo a cielo aperto, di una persona incapace di intendere e di volere, nonché drogata all`uopo, sfruttata sotto gli occhi di milioni di italiani senza che nessuno facesse niente”, ha commentato in una nota l’avvocato Alfonso Luigi Marra, legale di Sara Tommasi. “Nessuno, ha continuato Marra, può dire di non sapere nulla dopo che da oltre un anno ho denunciato la questione in ogni possibile aspetto di fatto e di diritto, in internet e soprattutto alla Procura di Salerno e di Roma, la quale ultima ancora non ha fatto niente per il primo film, nonostante ci sia il video delle Iene che prova lo stato di incapacità di Sara un attimo prima di girarlo. Ora vedremo come si svilupperanno le indagini, perché è necessario verificare se altri, e soprattutto gli attori, che materialmente hanno esercitato i gesti sessuali nei confronti Sara, fossero o no consapevoli del suo a mio avviso palese stato di malessere, e se quindi hanno o no commesso, da soli o in regime di associazione a delinquere, anche loro la violenza sessuale o altri reati contestati”.
L’avvocato ha inoltre precisato che le condizioni di Sara Tommasi sono a tutt’oggi gravi. “Ieri sera, spiega, a Linate, è caduta a terra tre volte in stato confusionale, ed è stata per questo fermata dalla polizia che l’ha poi rilasciata in circostanze che Sara non ha però precisato. Ho ora concordato con la madre e il padre di Sara che presenteremo un’unica denunzia in relazione a tutti i fatti che si sono svolti fin dal primo film e la presenteremo presso tutte le procure competenti