Giorni importanti per due aziende storiche della provincia di Salerno, una pubblica l’altra privata. Corsa contro il tempo per evitare il fallimento del Cstp, mentre domani scadrà il termine per la presentazione delle offerte di acquisto dello stabilimento e del marchio del pastificio Antonio Amato. (020613)
Entro domani mattina alle 10 e 30 dovranno esswere presentate le offerte di acquisto definitivo per uno dei pastifici più moderni presenti in Italia, lo stabilimento Antonio Amato, vanto dell’industria agroalimentare salernitana ed italiana, fino a pochi anni fa tra i massimi produttori a livello nazionale, con quote considerevoli di mercato anche all’estero. Dopo il fallimento ed il crack del gruppo, però, l’azeinda ha avuto diversi passaggi di mano, con alcuni contratti di fitto , l’ultimo dei quali con la Di Martino di Gragnano che lo ha gestito negli ultimi mesi tramite una società creata ad hoc, la Dicado srl.
Per i 26 operai ritornati in frabbrica e per i circa 100 rimasti fuori dallo stabilimento di Via Tiberio Claudio felice ed anche senza cassa integrazione in deroga, domani sarà un giorno importante.
Quello della presentazione delle offerte di acquisto del sito produttivo nella zona industriale di Salerno e del marchio. 31 milioni di euro la basde d’asta con una procedura in ue fasi che potrà consetnire l’aggiudica anche ad un prezzo minore di 29 milioni e 100 mila euro. Entrambe le fasi ci saranno domani. Alla prima parteciperanno soltanto le proposte pari o superori alla cifra più alta. Soltanto in caso che questa possa andare deserta si apriranno le buste per il prezzo più basso.Tra le clausole quella del mantenimento totale om parziale dei livelli occupazionali.