Prima uscita su una tv nazionale, come vice ministro, per il sindaco di Salerno. Dagli studi di Porta a Porta, nel corso di una trasmissione che si è occupata della tragedia di Genova, oltre che dell’emergenza lavoro, dell’Imu ed ovviamente degli scenari politici, De Luca ha rilanciato il suo manifesto per un nuovo Partito Democratico, ribadendo l’invito a chiedere scusa a militanti ed elettori per l’immagine vergognosa e sconcertatante offerta in queste settimane, dicendosi favorevole ad un congresso in tempi rapidi, purché si superino i correntisimi.
Sulle opere pubbliche, poi, duro attacco ai comitatismi ed a quanti bloccano ogni cantiere che viene aperto in Italia. (090513 Giancarlo Frasca)
Si è scaldato via via che passavano i minuti e che, soprattutto, si iniziavano a trattare i temi a lui cari, dall’Imu al futuro del Partito Democratico. Dopo aver iniziato la sua prima trasmissione nazionale, negli studi di Porta a Porta, da vice ministro alle infrastrutture e trasporti, con il massimo della prudenza, esprimendo il cordoglio per le vittime dell’incidente nel porto di Genova ed apprezzando il profilo basso del Pdl, dopo la condanna a 4 anni a Berlusconi, nel processo sui Diritti Tv, il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca ha trovato il suo solito smalto, ieri sera, parlando di imposta municipale unica e degli scenari politici, sia per il Governo che per il suo partito.
Punzecchiato da Vespa sulla incompatibilità tra l’incarico di primo cittadino e quello ministeriale, De Luca ha detto che si sta lavorando ad una soluzione e che, per ora, resta al suo posto.
Dopo aver usato il massimo della diplomazia nella prima parte della trasmissione, negli ultimi minuti è tornato a ribadire i punti programmatici del manifesto pubblicato nei giorni scorsi sul suo sito internet, per il futuro del Pd, attaccando i vertici uscenti e chiedendo il superamento delle correnti, con un congresso in tempi brevi sempre che ci sia una piattaforma politica chiara.
Scenari politici a parte, l’intervento di De Luca aveva avuto anche un’altra fiammata, sull’Imu, ricordando i tagli ai trasferimenti ai comuni ed auspicando un’azione rapida da parte del Governo per chiarire la questione della sospensione della prima rata di giugno, trovando coperture economiche alternative per gli enti locali e, ovviamente, sulle opere pubbliche, tema a lui caro. Comitati e burocrazia nel mirino del vice ministro.