Da oggi, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, nasce ufficialmente l’Azienda ospedaliera di Salerno e, di fatto, decade l’attuale manager Lenzi. Si apre la corsa alla sua successione. Diversi i nomi in campo, da un ritorno di Bianchi alla nomina di Albino D’Ascoli senza scartare anche una eventuale proroga. (060313)
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto adottato lo scorso 31 gennaio dal Presidente del Consiglio dei Ministri, l’ospedale di Salerno si trasforma ufficialmente in Azienda Universitaria Ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona, Scuola Medica Salernitana. Dopo il via libera della Conferenza stato regioni, a gennaio e della firma del premier Monti, infatti, l’iter si era di fatto completato, anche se mancava l’ultimo atto burocratico, cioé la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana soltanto dopo la quale leggi e decreti assumono valore ufficiale. Dopo anni di attese, quindi, si completa anche il percorso istitutivo della Facoltà di Medicina di Salerno i cuoi corsi si erano bloccati nei mesi scorsi per l’impossibilità di formalizzare i rapporti con i docenti impegnati nell’Ospedale, anche e soprattutto a causa della mancata trasformazone in azienda universitaria. Con la pubblicazione in Gazzetta, inoltre, viene a decadere anche l’attuale manager, Elvira Lenzi e si apre la corsa alla sua successione. Diversi i nomi che circolano da giorni. Fino a qualche settimana fa si parlava quasi esclusivamente di un ritorno di Attilio Bianchi, predecessore dell’attuale manager, che aveva tenuto a battesimo i corsi della Facoltà di Medicina. Negli ultimi giorni, però, ha preso consistenza un’altra possibile candidatura, quella di Albino d’Ascoli.
Per il funzionario regionale si è speso l’eurodeputato Rivellini, dal suo sito internet, dando per certa una sua nomina.
D’Ascoli è uno dei tecnici con maggiore conoscenza del settore della sanità campana. Nel 1999 era stato nominato capoarea dell’assessorato alla Sanità di Palazzo Santa Lucia, rimanendo in quel settore sia con Bassolino che con Caldoro tranne Teresa Armato passando dalla sanità al turismo volle portarlo con lei. Un interregno durato poco prima di ritornare al suo settore di competenza, occupandosi anche del commisariamento straordinario dell’Asl di Avellino nel 2008.
D’Ascoli e Bianchi, quindi, in prima linea, ma non solo. Come possibili successori di Elvira Lenzi si fanno anche altri nomi. Il primo ipotizzerebbe una scelta interna, con la promozione sul campo del cardiochirurgo Giuseppe Di Benedetto, professionalità d’eccellenza del San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, dove dirige il “Dipartimento Cuore” mentre la seconda andrebbe in direzione di Salvatore Aversano, già consigliere regionale, ex socialista e, quindi, Udc, dato come vicino al Rettore dell’Università degli Studi di Salerno Raimondo Pasquino. Proprio dal Campus, del resto, sarebbe giunto parere negativo ad una possibile riconferma della Lenzi in via San Leonardo.