Confindustria Salerno lancia un appello all’Agc Flat Glass Italia affinché riveda l’intenzione di chiudere definitivamente lo stabilimento ex Pennitalia della zona industriale del capoluogo la cui produzione è stata bloccata a fine gennaio.
Con una lettera, inviata al country manager Roberto Pesce ed al direttore dell’impianto salernitano, Domenico Molina, il presidente di Confindustria Salerno, pur capendo le difficoltà del settore metalmeccanico, si è messo a disposizione per cercare di trovare una soluzione alternativa che consenta di salvare un’azienda storica che dà lavoro ad un centinaio di persone oltre l’indotto.
Una iniziativa ufficializzata a margine dell’incontro con il vice segretario del Pd Enrico Letta anche per ribadire la necessità di una nuova politica per le aziende nella prossima Legislatura. Maccauro ha anche rivendito l’orgoglio ed il coraggio degli imprenditori che continuano ad operare, ricordando che è possibile ancora fare impresa nel salernitano.
Prima che iniziasse l’apountamento, Letta ha incontrato fuori dalla sede di Confindustria Salerno anche una delegazione di lavoratori dell’Agc Glass che gli hanno chiesto un impegno di un futuro possibile governo di centrosinistra, consegnandogli anche loro una lettera appello.
Nei prossimi giorni, intanto, nuovo confronto a Roma con il Ministero per lo sviluppo economico che si è impegnato a contattare la casa madre dell’Agc in Giappone dopo il nulla di fatto del primo incontro capitolino con i vertici italiani dell’azienda. (180213 Giancarlo Frasca)
Questo il testo integrale della lettera inviata dal presidente di Confindustria Salerno:
Salerno, 18 febbraio 2013
Prot. 223 /2013
OGGETTO: Cessazione attività produttiva stabilimento AGC Salerno
Lo stabilimento AGC Flat Glass di Salerno ha, da sempre, rappresentato un complesso produttivo storico e fortemente rappresentativo del tessuto industriale della nostra provincia.
La scelta di cessare l’attività è l’ennesimo colpo al cuore per il tessuto economico di questo territorio anche perché generazioni di manager e maestranze si sono succedute nel corso degli anni cercando di mantenere sempre alto il nome dell’azienda che rappresentavano.
Le logiche geo-economiche che hanno indotto a questa sofferta scelta e che, purtroppo, non riguarda solo aziende di Salerno, ma di tutto il Mezzogiorno e dell’intero Paese, ci mettono di fronte alla cruda realtà che il nostro sistema Italia non è più percepito come un luogo nel quale è conveniente investire.
Da imprenditore “metalmeccanico”, come amo definirmi per il ruolo di responsabilità che ricopro nella mia azienda, comprendo le logiche che Vi inducono a scelte tanto drastiche. Non di meno è mia responsabilità e convinzione formulare un appello affinché nei piani del Vostro Gruppo possa trovare spazio una nuova strategia aziendale da mettere in campo, per la salvaguardia del sito produttivo di Salerno e dei lavoratori che vedono il loro futuro sempre più incerto.
Mi preme, dunque, confermare la mia disponibilità a sostegno di qualsiasi Vostra esigenza, manifestando, al contempo, la volontà di Confindustria Salerno a supportarVi per approfondire e verificare
ogni possibile ipotesi progettuale in grado di non perdere questa importante realtà industriale salernitana.
La nostra Associazione ha, da tempo, avviato ogni azione utile per la salvaguardia del comparto industriale di questa provincia. Le buone pratiche messe in campo con le forze sindacali, l’interlocuzione diretta e fattiva con gli enti locali a tutela delle esigenze delle imprese e un’azione sempre più forte verso il mondo del credito, ne sono un esempio evidente a tutti.
Nel documento presentato da Confindustria nazionale alle forze politiche impegnate in questa campagna elettorale è evidente la centralità che viene data al manifatturiero, indicando, con puntualità, le azioni da mettere in campo per il suo rilancio.
Da questo punto di vista confidiamo molto nell’azione del prossimo Governo.
Il coraggio di tanti imprenditori che, nonostante le enormi difficoltà, resistono a fare impresa con successo, testimoniano che la partita dello sviluppo non è persa, anzi è forte la determinazione ad andare avanti con responsabilità e caparbietà.
Con l’auspicio di poterVi incontrare quanto prima, porgo i miei più cordiali saluti.
Mauro Maccauro