Nuova tegola giudiziaria per l’imprenditore Fedele Ragosta, già coinvolto lo scorso anno nell’operazione “Bad Iron” per un’inchiesta su affari illeciti di esponenti di rilievo del clan Fabbrocino. Il Gico del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Salerno ha dato esecuzione oggi ad un’ordinanza di custodia cautelare nei suoi confronti per presunte pressioni su gruppi concorrenti per l’aggiudicazione dell’Hotel Raito, avvenuta nel 2005. L’imprenditore era ai domiciliari, in attesa di un ricorso per ottenere la scarcerazione. (040313 Viola Simonetti)
Estorsione aggravata dal metodo mafioso e turbativa d’asta. Con queste accuse il Gip presso il tribunale di Salerno ha disposto la custodia cautelare in carcere per l’imprenditore Fedele Ragosta, nell’ambito di una indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Salerno. L’ordinanza è stata eseguita nella mattinata di oggi dagli uomini del Gico del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Salerno. Le indagini, delegate alle Fiamme Gialle, si sono concentrate sulle vicende relative all’aggiudicazione, avvenuta nell’aprile del 2005, dalla procedura fallimentare dell’Hotel Raito di Vietri sul Mare, di proprietà della fallita Hotel Raito spa da parte del Gruppo Ragosta. Struttura alberghiera che, per dovere di cronaca, è estranea alla vicenda odierna, essendo gestita dallo scorso anno da un amministratore giudiziario nominato dal Tribunale che ha garantito l’occupazione e l’attività ricettiva.
Dopo tre incanti andati deserti, l’aggiudicazione finale è avvenuta, a seguito di asta pubblica bandita dal Tribunale di Salerno, alla ragosta Real Estate, amministrata da Fedele Ragosta, unica partecipante, per una cifra di poco superiore ai sei milioni di euro, a fronte dei nove inizialmente richieste. Secondo gli in vestigatori ci sarebbero elementi concreti secondo i quali un altro imprenditore salernitano del settore, Francesco Soglia, che all’epoca gestiva l’hotel Raito in virtù di un contratto di fitto con la curatela atraverso la Soglia Service srl, venne minacciato affinché desistesse dal partecipare all’asta fallimentare. le investigazioni avrebbero accertato il collegamento tra l’episodio criminoso delle minacce e l’individuazione di Fedele Ragosta quale mandante. Soglia, infatti, non presentò alcuna offerta per rilevare la struttura alberghiera, almeno secondo l’indagine, in seguito a minacce ed intimidazioni.