Caldoro non ci stoStefano Caldoro, presidente della giunta regionale della Campania, non ci sta. Lo ha detto per tre volte sostenendo che non vuole pagare per colpe di altri, per il comportamento «irresponsabile» della Lega Nord e per il boicottaggio della camorra. Indagato dalla Procura di Napoli per epidemia colposa in merito all’ultima emergenza rifiuti, registrata nel capoluogo campano, oggi ha convocato la stampa per «dare alcuni chiarimenti». Caldoro poi ha annunciato che la Regione abbandonera’ i tavoli finche’ non ci sara’ una risposta forte del governo e degli enti locali della Campania. “La Regione – ha detto Caldoro – ha fatto tutta la sua parte, avendo poteri minimi e residuali. Da oggi, finchè non ci saranno risposte forti da parte del governo e degli enti locali della Campania, abbandoniamo i tavoli istituzionali e nazionali presso il governo e la prefettura”.

Immediata e secca la replica della Lega. Da Sesto Calende  Bossi ha gelato Caldoro ribadendo che Napoli “non puo’ sperare in un decreto legge che scavalchi la sentenza del Tar del Lazio che ha dichiarato che non si possono spostare i rifiuti da un Regione all’altra”. Per  il leader della Lega, Umberto Bossi. “Bisogna trattare con la singola Regione. Hanno cercato di farci votare una cosa che non potevamo votare”. Napoli, ha sottolineato Bossi, “deve trattare con tutte le Regioni”.