Mancano i fondi per completare la cittadella giudiziaria di Salerno. A rilanciare l’allarme il presidente della Corte di Appello. Inaugurando l’anno giudiziario, il giudice Casale ha anche denunciato i soliti problemi di organico. Critiche, poi, sull’accorpamento di Sala Consilina a Lagonegro, con l’auspicio che nella nuova legislatura si possa invertire la rotta. (260113 Giancarlo Frasca)
Inaugurazione dell’anno giudiziario senza particolari sorprese o polemiche a Salerno. Una relazione con contenuti definiti altalenanti dal Presidente della Corte d’Appello, Matteo Casale, tra conquiste raggiunte ed ostacoli insormontabili.
Tra gli aspetti qualificanti i risultati per la sezionr penale che è riuscita a definire un numero notevole di processi, facendo fronte anche alla trattazione dei maxi processi. Si è ridotto, poi, al minimo il carico di lavoro per la Corte di Assise d’Appello. Ridotto al minimo anche la pendenza delle controversue in materia di equa riparazione per l’intera Sezione Civile. Risultati positivi anche per la Sezione Lavoro. Restano, sullo sfondo, i consueti problemi della giustizia salernitana ad iniziare dalla carenza degli organici. Disagi anche per il personale di cancelleria e segreteria.
Nel tribunale di Salerno a fronte di un organico previsto di 239, già sottodimensionato, dal 2007 ad oggi sono venute meno per varie cause 64 unità. Senza dimenticare quella che viene definita una ferita che sanguina, cioè l’accorpamento del soppresso tribunale di Sala Consilina a Lagonegro. Una scelta inspiegabile per Casale che ha auspicato un ripensamento nella nuova legislatura anche alla luce della sospetta incostituzionalità.
Per il Tribunale di Nocera, poi, si rischierebbe la paralisi, per l’inadeguatezza degli organici, anche alla luce della riorganizzazione e dell’aumento dei carichi di lavoro che in virtù della riforma, transiteranno da Salerno alla strutture dell’Agro.
Da non dimenticare, inoltre, i problemi logistici con i ritardi nella consegna della nuova cittadella giudiziaria A breve, ha detto Casale, entro la prossima estate, dovrebbero essere ultimati i primi 3 edifici, uno per i servizi generali e gli altri 2 per il Tribunale Civile e Penale. Allo stato attuale, però, mancano 30 milioni di euro per completare altri 3 edifici.
Sempreva proposito di strutture, il presidene della Corte di Appello ha ricordato le carenze del carcere di Salerno, nonostante gli interventi effettuati. Casale ha voluto anche commentare i dati contenuti nella relazione del Presidente della Corte suprema di Cassazione evidenziando una netta differenza con quanto accaduto a livello nazionale sulla mediazione. Secondi Casale nel salernitano, fino a quando c’è stata l’obbligatorietà, si è registrato un rallentamento del giudizio.
(260113 Giancarlo Frasca)