Vertenza Cstp. Giornata di referendum per i lavoratori dell’azienda salernitana della mobilità, chiamati a dire la loro sui nuovi sacrifici a loro richiesti dal piano industriale necessario per il salvataggio. Un risanamento che passa anche per una riduzione, in parte temporanea, del costo del lavoro. Poco meno del 60% dei circa 600 lavoratori del Consorzio ha approvato il piano messo a punto da azienda e sindacati che prevede un taglio in busta paga e la sospensione dei ticket. Lo scrutinio si è concluso poco dopo le 19. Già i primi dati delle votazioni della provincia avevano evidenziato una maggioranza pro accordo del 70%.
Su 574 lavoratori hanno votato 491, l’85% degli aventi diritto. Ci sono stati 333 si e 146 no. 12 tra nulle e bianche ed 83 astenuti. 68%, quindi, per i Si, con un 2% di nulle.
Referendum Cstp (4/1/2013) | ||
aventi diritto | 574 | |
votanti effettivi | 491 | 85% |
Risultati | ||
SI | 333 | 68% |
NO | 146 | 30% |
nulle/bianche | 12 | 2% |
astenuti | 83 | |
Elaborazione Telecolore su dati Cgil |
Dal 1 gennaio (in via retroattiva), quindi, scattano i punti previsti dall’accordo del 20 dicembre: decurtazione del salario del 7% lorda e sospensione dei ticket mensa. Interventi validi fino al 30 aprile.
“Auspichiamo che anche la proprietà faccia la propria parte per ricapitalizzare nei tempi previsti – dice Amedeo D’Alessio, della Cgil trasporti di Salerno – Chiederemo già dalla prossima settimana un esame congiunto della cassa integrazione in deroga che dovrà avere la caratteristica della solidarietà ed equità senza alcuna discriminazione. Per questo chiederemo il criterio della rotazione. I lavoratori hanno dimostrato ancora una volta serietà e maturità e di credere nel salvataggio dell’azienda facendo un altro sacrificio”
(040113 Giancarlo Frasca)